Kolo Muani, effetto-domino alla Juventus: cosa può cambiare, la svolta per Thiago Motta?
La strategia della Juventus su Vlahovic era chiara da tempo: diminuire il suo minutaggio per fargli capire che non sarebbe stato più indispensabile d’ora in avanti. Per dare sostanza a questa diminuzione era già prevista la seconda fase della manovra: l’arrivo di un altro centravanti. Così da dare a Thiago Motta, “sicario” dell’operazione il cui “mandante” è Giuntoli, un modo di mettere Vlahovic in panchina (magari già sabato contro il Milan) senza passare per matto.
La Juventus non è riuscita ad acquistare nessuno perché non c’era spazio a bilancio- proprio per colpa del costo spropositato di Vlahovic- e allora ha aggirato il problema replicando il formato già usato in estate con il Porto per Conceicao: prestito secco con la promessa di essere acquistato al giusto prezzo (30-35 milioni) a giugno. Così ieri è arrivato il 26enne Kolo Muani dal Psg. Il francese si è sottoposto alle visite mediche ieri sera e sarà a disposizione di Thiago Motta già oggi per l’allenamento in vista della sfida al Milan di sabato, così come Alberto Costa, terzino destro ormai ex Vitoria Guimaraes. Sarebbe stata una telefonata del mister a sbloccare l’arrivo del francese: un caso? No, la conferma che la strategia è condivisa tra Giuntoli e Thiago Motta.
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NESSUNA FRETTA
Vlahovic nel frattempo continua le terapie per riprendersi dall’infortunio. Ma non c’è più fretta di recuperarlo, anzi... più tardi rientra, più la strategia d’uscita della Juventus avrà successo perché nel frattempo - sperano in casa bianconera - Kolo Muani potrà conquistare il posto, i compagni e il pubblico. Vlahovic era la stella designata della vecchia Juventus, quella pre-Elkann, pre-Giuntoli e pre-Thiago Motta, quella di Agnelli che, per smettere di perdere soldi, dà ordine all’allora direttore Arrivabene di spenderne più di 80 per il miglior attaccante giovane di quel momento, assicurando al medesimo un folle contratto da top player quale ancora non è. I 12 milioni netti che Vlahovic guadagnerà il prossimo anno, l’ultimo di contratto, sono infatti il motivo per cui è diventato la stella cadente.
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Questa Juventus per filosofia aziendale non ha mezze misure nella gestione dei comportamenti poco collaborativi, come quello di Vlahovic che non avrebbe nemmeno considerato le proposte di rinnovo al ribasso giunte dal club. E' rigida e severa e ne è conferma il trattamento riservato a Danilo, che flirtava con il Napoli fin dall’estate ma che poi ha preferito guadagnare i soldi dell’ultimo anno di contratto con la Juventus, e che non verrà liberato prima dello scontro diretto del 25 gennaio.
L’effetto collaterale è che così facendo i leader bisogna ricostruirseli in casa e ci vuole tempo. Al momento non c’è un giocatore capace di caricarsi la squadra sulle spalle: sta iniziando a farlo Locatelli, ma non basta. E non si può chiedere a Thiago Motta, alla prima esperienza in una grande, di compensare da solo questo grande vuoto.