Sinner, Agassi chiude ogni discorso: "Alcaraz da impazzire, ma quando Jannik colpisce la palla..."
“Sono sempre stato fermamente convinto di essere molto bravo a colpire la palla, penso che sia stato questo a farmi raggiungere così tanti obiettivi nella mia carriera, qualcosa che ora potrei vedere proprio in uno come Sinner. Quando lo vedi colpire la palla ti fa sentire bene, anche il rumore dell’impatto".
Sono parole al miele quelle rivolte da André Agassi, ex numero 1 al mondo, nei confronti del 23enne pusterese, che nella mattinata italiana di lunedì 13 gennaio ha chiuso il tre set l’ostico match d’esordio nello Slam di Melbourne contro il cileno Nicolas Jarry.
Agassi lo ha detto in un'intervista rilasciata all'Australian Open Podcast, spendendo belle parole anche sul rivale in campo di Sinner, Carlos Alcaraz: “Nelle giornate brutte ho sofferto molto in campo, non avevo la disciplina per controllare le emozioni e sotto questo aspetto invidio molto Alcaraz, perché è sempre positivo — ha concluso —. È divertentissimo, passerei ore a guardarlo giocare, quel modo di torturare i rivali con le smorzate mi fa impazzire”.
Intanto il pusterese è partito bene a Melbourne, vincendo in tre set contro il cileno Jarry. Elogiato dopo la gara da un connazionale, Diego Nargiso, ex numero 1 del tennis italiano, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1: “La partita non era per niente scontata, Jarry è un giocatore scomodo, dal grande servizio e che ha già raggiunto grandi risultati su terra e cemento — il pensiero dell’azzzurro — Al primo turno di uno Slam dopo due mesi di inattività non è sicuramente l'ultimo arrivato. Ma comunque Sinner si è sbarazzato in tre set del cileno, giocando sempre meglio punto dopo punto. In uno torneo della Slam è davvero importante non lasciare per strada energie nei primi turni per poi ritrovarle a fine torneo".
L'eliminazione di Tsitsipas “favorisce Sinner nel tabellone”, secondo Nargiso. Ma in uno Slam “le insidie sono un po' ovunque — ha aggiunto — Se Sinner gioca al suo livello, è difficile batterlo sui cinque set. Sembra lo stesso tipo di discorso che facevamo con Djokovic fino a poco tempo fa".
Sulla vicenda Clostebol: "Jannik è totalmente in buona fede — ha detto — Stanno valutando il fatto che abbia una responsabilità e a quale livello sia, ma sarebbe un errore madornale fare qualcosa nei confronti di un giocatore che sta dando un'immagine pulitissima e perfetta di questo sport. Udienza al TAS di Losanna il 16-17 aprile? Non sono d'accordo sul trascinare questa storia fino a stagione inoltrata, rischiando di logorare un campione come Jannik. Speriamo che si chiuda in un nulla di fatto".