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Kyrgios, la pagliacciata finisce in disgrazia: il punto con cui si fa ridere dietro dal mondo

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"Anche ferito fa spettacolo", commentano su X l'unico lampo di Nick Kyrgios. Il 29enne australiano finisce stritolato dal modesto inglese Jacob Fearnley nel primo turno degli Australian Open: l'arci-nemico (mediatico) di Jannik Sinner aveva promesso che in caso di incrocio con l'azzurro avrebbe rivoltato contro il numero 1 del tennis mondiale tutto lo stadio. Ci hanno pensato prima il tabellone (i due si sarebbero potuti incontrare solo in finale) e poi il campo a dimostrare quanto fosse ridicola la minaccia. 

Kyrgios, semplicemente, assomiglia a un ex giocatore con un ego ancora immotivatamente smisurato. E un'indole da "pagliaccio" da giocoliere, che va bene per qualche torneo d'esibizione ma che non si addice a uno slam. Sotto di due set e sul 40-0 a suo favore sul 3-3 nel terzo, Kyrgios sciorina tutto il suo repertorio molto folcloristico prima con una battuta da sotto che cerca di cogliere di sorpresa Fearnley, poi con un colpo sotto e infine un colpo da dietro alla schiena. Tutto molto bello, ma decisamente più scenografico che utile visto che è l'inglese a concedergli il punto con un errore gratuito sotto rete. 

Il pubblico è in visibilio per il loro idolo, applaude in piedi, Kyrgios esulta e alza il dito quasi fosse a un passo dal match point ma quando si siede in panchina per la pausa, è evidente quanto sia tutta una farsa: Nick, dolorante, chiude gli occhi e fa una smorfia, come a dire 'non ce la faccio'. China il capo, dolorante, si dondola. Una scena francamente triste, al di là degli insulti e degli eccessi contro Sinner. Perché l'uomo che voleva e si credeva essere il Re del tennis (e che mai lo è stato) è a un passo dalla resa definitiva. E lo sa. E non bastano le parole e le smargiassate a risparmiargli sfottò sui social. Un amaro contrappasso. 

 

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