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Sinner, il gelo con Jarry sotto rete: il gesto del cileno non passa inosservato

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Non si sa se abbiano preso peggio Nicolas Jarry la sconfitta contro Jannik Sinner o la reazione del cileno i tifosi dell'italiano. Primo turno agli Australian Open più duro del previsto per l'altoatesino, numero 1 del tennis mondiale e detentore in carica del primo Slam di stagione. Sul cemento di Melbourne il 23enne di San Candido vince sì in 3 set contro l'ostico numero 36 del ranking Atp, ma il punteggio di 7-6, 7-6, 6-1 conferma come i due primi set siano stati decisamente duri (nessun break). Sarebbe bastata una palla a cambiare il corso del parziale e forse del match, come ha confessato lo stesso Sinner a caldo, dicendosi comunque soddisfatto di come ha gestito i "momenti difficili" della prima metà di partita.

Sotto rete, al momento dei saluti, molti hanno notato la freddezza di Jarry che tende sì la mano a Jannik ma poi lo congeda con un cenno del capo, mezza parola e neanche un abbraccio o un complimento che non fosse più che di circostanza. Molto avrà pesato la delusione per quella che per un'ora e mezza è stata forse la sua migliore perfomance in carriera. Uno sforzo non sufficiente a piegare l'inossidabile Sinner. E tanti, forse ingenerosamente, su X condividono il video del congedo con commenti tipo "che simpaticone Jarry" o addirittura l'emoji dle vomito, quasi fossero rimasti "schifati" dalla reazione del cileno. E qualcuno abbozza anche l'ipotesi che  dietro all'apparente gelo ci sia una critica implicita di Jarry a Sinner per il caso Clostebol e il processo per doping.

 

 

 

In ogni caso, resta la soddisfazione per un debutto vincente. Anche perché "la partita non era per niente scontata. Jarry è un giocatore scomodo, dal grande servizio e che ha già raggiunto grandi risultati su terra e cemento. Al primo turno di uno Slam dopo due mesi di inattività non è sicuramente l'ultimo arrivato. Ma comunque Sinner si è sbarazzato in tre set del cileno, giocando sempre meglio punto dopo punto. In uno torneo della Slam è davvero importante non lasciare per strada energie nei primi turni per poi ritrovarle a fine torneo", sono le parole di Diego Nargiso, ex numero 1 del tennis italiano e grande doppista anche in Coppa Davis, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1.

 

 

 

"Sicuramente - prosegue - l'eliminazione di Tsitsipas favorisce Sinner, tra l'altro tre anni fa proprio un ko di Jannik contro il greco portò alla separazione con il suo storico coach Riccardo Piatti e alla scelta di Simone Vagnozzi e Darren Cahill. Ma in uno Slam le insidie sono un po' ovunque. Se Sinner gioca al suo livello, è difficile batterlo sui cinque set. Sembra lo stesso tipo di discorso che facevamo con Djokovic fino a poco tempo fa".

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