Jannik Sinner, confessione dolorosa: "Mia zia era una di queste persone"
"Amo chi oggi è intorno a me, quelli che si fidano di me prima di tutto come persona, anche all'interno della situazione che ho vissuto l'anno scorso e che sto ancora vivendo. Cerco di circondarmi di persone che abbiano fiducia in me, con cui io possa sentirmi in confidenza: mia zia era una di queste": Jannik Sinner lo ha detto in un'intervista con gli organizzatori dell'Australian Open, riferendosi al caso Clostebol.
Sul periodo di festa appena passato, invece, ha detto: "È importante passare il Natale in famiglia, ma è stato difficile dopo aver perso mia zia. Lei sarà per sempre nel mio cuore, è una di quelle persone speciali che terrò sempre con me. È stato uno stress perdere una persona così importante, che mi ha dato tanti consigli e mi ha fatto vivere momenti belli in sua compagnia. La mia è una famiglia unita e a me piace stare con persone che si fidano di me in tutto e per tutto. Per questo è stato un Natale strano".
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Infine, sulla gara che è alle porte ha confessato: "La condizione è molto più calda rispetto all'anno scorso, il meteo è differente: è speciale tornare qua a difendere il titolo, non vedo l'ora di andare in campo. Abbiamo ancora diversi giorni di preparazione prima dell'inizio del torneo e affronterò tutto un passo alla volta. Ho l'opportunità di giocare un paio di match di esibizione prima dell'avvio del torneo e spero di riuscire a ritrovare il ritmo visto che non gioco dallo scorso anno". E ancora: "Ho la stessa stanza d'hotel dell'anno scorso, anche se sto cercando di diversificare e arricchire la preparazione di giorno in giorno. Il viaggio in macchina verso il campo? Di solito prima di iniziare la partita passano ore e ore, si può riflettere molto".
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