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Fonseca esonerato, Milan caos: chi arriva al suo posto

lunedì 30 dicembre 2024
Fonseca esonerato, Milan caos: chi arriva al suo posto

2' di lettura

Il pareggio interno contro la Roma è costata la panchina del Milan a Paulo Fonseca. Manca ancora l'annuncio ufficiale dell'esonero, ma lo stesso tecnico portoghese all'uscita da San Siro ha confermato ai microfoni di Sky Sport il suo licenziamento. "Ho parlato con la dirigenza, è vero che sono fuori dal Milan", ha confermato l'allenatore ex Roma e Lille lasciando lo stadio in auto. "È la vita, ho la coscienza calma perché ho fatto tutto quello che potevo", ha aggiunto. Secondo i rumors, il sostituto di Fonseca sarà un altro portoghese: Sergio Conceiçao ex allenatore del Porto. 

Dopo 200 giorni, la fine dell'era Fonseca è caotica come tutto questa metà di stagione. Fatale il pareggio proprio contro la sua ex squadra: l'1-1 contro la Roma è figlio di errori individuali in attacco e in difesa, sbilanciamenti tattici, poco furore agonistico. La sensazione, insomma, di una squadra non squadra. I giocatori o non riescono a seguire i dettami del mister, o sanno già che in ogni caso la sua avventura è finita, dal momento che dopo settimane di rumors (Fonseca si è "salvato" almeno in un altro paio di circostanze, la prima nel derby vinto contro l'Inter) domenica pomeriggio si sparge voce che c'è già un accordo con Conceiçao, un milione di euro per sei mesi. Poi si vedrà. 

Una certezza è la totale assenza mediatica della società, in preda a un caos difficilmente risolvibile. Oppure, è l'altra tesi, talmente "scollegata" dal modus operandi calcistico europeo, da non capire che il silenzio in certe situazioni equivale a una condanna. E Fonseca, per ora, è l'unico a pagare. 

Significative, in questo senso, le surreali parole del tecnico subito dopo la partita. "Non ho parlato con nessuno. Non è accaduto nessun confronto con Ibrahimovic. Se mi sento solido sulla panchina? Sì, perché non dovrei? Non ho parlato con nessuno". E ancora: "Non ho paura di niente, ho la coscienza tranquilla. Se mi aspetto una decisione per domani? Non ho nessun segnale". Ciliegina sulla torta, amarissima: "Se mi aspetto di allenare il Milan in Supercoppa? Posso aspettarmelo, perché non ho nessun segnale del contrario. Adesso vado a casa, con la mia famiglia e riguarderò la partita e mi preparerò per lavorare domani". Non andrà così.

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