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Kyrgios, "Sinner una forza della natura": le parole che ribaltano tutto

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"So che non sono più giovane. Oggi ci sono Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Holger Rune che sono forze della natura". Quando non si parla di doping e si torna a discutere di tennis giocato, Nick Kyrgios lascia da parte veleni e sospetti e recupera un briciolo di lucidità. 

Alla vigilia del debutto nel torneo Atp 250 di Brisbane che segna l'inizio della prossima stagione e il suo ritorno in campo dopo un anno di assenza per infortunio, l'australiano che da mesi bombarda il tennista italiano per la questione Clostebol riconosce la giusta distanza tra lui e il 23enne di San Candido e a 29 anni e con troppi acciacchi sulle spalle e nel polso ammette: "So di essere nell'ultima fase della mia carriera, mi sto solo godendo il viaggio".

Se la vedrà con il giovane francese Giovanni Mpetshi Perricard, numero 31 del ranking mondiale e famoso per i suoi servizi-bomba. Un bel banco di prova per Kyrgios, che negli scorsi giorni ha passato il tempo su X ad augurarsi di incontrare Sinner ai prossimi Australian Open cercando di aizzare il pubblico di casa, il suo, contro l'italiano. 

 

 

 

"È bello essere tornato - ha spiegato Nick ai giornalisti -. Onestamente non avrei mai pensato di tornare a giocare a questo livello. Anche entrare in un evento come questo, prepararsi, fare tutte le cose giuste. È stato surreale essere di nuovo là fuori. Sono davvero entusiasta di poter scendere in campo e giocare, giocare a tennis. Ho visto Novak (Djokovic, suo nuovo compagno in doppio, ndr) in palestra, ho giocato in doppio con lui, c'è molto da essere entusiasti del fatto che io sia in grado di uscire e competere di nuovo".

 

 

Djokovic "mi ha continuato a scrivere più e più volte. E io, tipo, gli darò una mano e gli farò il piacere di giocare in doppio con me (sorride, ndr). Sarà molto divertente. Penso che lui sia arrivato al punto in cui vuole avere qualcosa di nuovo, divertirsi un po'. Non abbiamo mai giocato in doppio prima. Potremmo non vincere. Tutti pensano che ci incastreremo. Siamo due personalità completamente diverse. Vediamo come va. Un ragazzo di Canberra che gioca nella sua città natale di fronte ai suoi fan insieme al più grande di tutti i tempi, è qualcosa di speciale. È qualcosa che potrò dire alla gente, quando sarà tutto finito, che ho giocato in doppio con lui. È qualcosa di speciale".

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