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Jannik Sinner, impensabile in val Pusteria: come parla per non farsi capire dai curiosi

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Il ritorno alle origini, come di consueto, per Natale. Jannik Sinner ha scelto la Val Pusteria per ricaricarsi nelle giornate di festa, prima di tornare ad allenarsi a Montecarlo per preparare il 2025. Lo sci, poi il tennis. Sulla pista Belvedere di Plan de Corones, dove da bambino muoveva i primi passi a spazzaneve prima di diventare il numero uno del tennis mondiale, si è goduto qualche momento di sci. Qualcuno tra i turisti dell’Alta Badia ha potuto incontrarlo, tra una sciata e l’altra, e scoprire uno Jannik che, tanto in pista come davanti ai microfoni e così anche a riflettori spenti, è sempre disponibile per foto e autografi. Il 25 dicembre è stato avvistato alla stazione del Piz La Ila, dove ha pranzato con i familiari nel locale più esclusivo. 

Ma quello che ha colpito i presenti è stato il dialetto che Jannik ha usato, come a ribadire che la sua origine è a Sesto, nonostante oramai sia uno sportivo di fama mondiale. Il dialetto pusterese che usa insieme all’amico e manager Alex Vittur. Un dialetto che Jannik usa anche per non farsi capire, quando non vuole farsi capire, dai tanti curiosi che ovviamente gli stanno sempre dietro alle calcagna. Qui a casa può ancora permettersi di essere semplicemente il figlio di Hanspeter e Siglinde e il fratello minore di Mark, adottato dalla Russia quando i genitori pensavano di non poter avere figli. L’amico Stefano Del Vecchio ha immortalato sui social quello che ormai, per Jannik, è diventato un appuntamento fisso: “Esattamente un anno dopo, nel giorno di Natale, ma in un luogo diverso — si legge nella foto —. Auguri a tutti con quella che ormai possiamo dire essere diventata una foto di rito”.

 

 

Oggi, venerdì 27 dicembre, Sinner si trasferirà a Montecarlo, per trascorrere il Capodanno, prima della partenza per l’Australia il 2 gennaio. Ad attenderlo ci sono due esibizioni di beneficenza, il 7 contro Popyrin e il 10 contro un avversario da definire, durante la Opening Week che precede il Grande Slam. Poi, dal 12 gennaio, la difesa del titolo agli Australian Open.

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