Tennis, Davydenko-choc: "Gli uomini lavorano tre volte in più, non puoi pagare le donne come loro"
Una versione controcorrente, di critica nei confronti del tennis femminile. Quella che arriva dall’ex tennista russo Nikolaj Davydenko sulla questione dei salari e dei guadagni nel mondo dello sport. Una presa di posizione forte quella del classe 1981, che non reputa giusto che ci sia equità. A suo dire i primi dovrebbero guadagnare molto di più. L’ex numero 3 al mondo, vincitore di 21 tornei, lo ha raccontato al media russo Match TV: "I tennisti maschi lavorano tre volte più duramente delle donne negli Slam, quindi è ingiusto pagarli lo stesso — il suo pensiero —. Nei tornei della categoria 250, 500 o Masters 1000 è possibile perché si gioca su tre set. Ma quando si tratta di tornei dello Slam le donne non giocano partite da cinque set”.
Poi il riferimento a Serena Wiliams: “Lei di Slam ne ha vinti, perdendo complessivamente solo 10 game nel torneo. Ha vinto 6- 0, 6-1 o 6-2 senza sudare o sentirsi stressata”. E ancora: “Questo non succede mai tra gli uomini — le sue parole —. Ci sono giocatori che perdono 10 game solo nella prima partita, quando va bene, a volte vai al quinto set al primo turno e poi magari perdi, giocando per delle ore. Non puoi pagare donne e uomini allo stesso modo proprio per questo motivo".
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A favore di una parità di salari, nel 2020, si era espresso l'ex Sauber Valtteri Bottas, che difese la fidanzata, la ciclista britannica Tiffany Cromwell, per i salari di allora del tutto dispari relativi ai premi della gara del Fiandre: “Non riesco davvero a capire — aveva scritto in un tweet sull’ex Twitter, oggi X —. C’è un premio di 20mila euro per chi vince la gara maschile e uno di 1.395 per chi vince tra le donne. Un uomo prende 82 euro al chilometro se vince, una donna 10. Non si tratta di soldi, ma di uguaglianza. Uomini e donne non lavorano duramente allo stesso modo per cercare di vincere questa gara?”. Insomma, pensieri del tutto opposti a quelli dell'ex tennista russo.
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