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Nick Kyrgios? "Grillo parlante, ma lui...": così Jannik Sinner stronca l'australiano

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"Grillo parlante": così Gaia Piccardi del Corriere della Sera definisce Nick Kyrgios, tennista australiano da settimane inferocito con Jannik Sinner, numero uno del tennis mondiale, per via del caso doping su cui deve ancora esprimersi la Wada (Agenzia mondiale antidoping). Alle parole dell'australiano, comunque, il 23enne non ha mai dato troppo peso. E giustamente anche, secondo Piccardi, che ricorda come Kyrgios sia stato "multato ripetutamente per insulti, scarso impegno, comportamento non professionale, atti osceni e condotta antisportiva, per un totale di oltre 800 mila dollari spesi in sanzioni durante la carriera".

Nonostante questo, però, c'è chi ancora gli dà retta. Nick ha il suo seguito. Di recente è stato invitato dai colleghi a un podcast in cui ha sostenuto la legalizzazione delle droghe ricreative e ha attaccato Sinner e Iga Swiatek, promettendo di aizzare il pubblico contro il numero uno del mondo se dovessero incrociarsi all’Australian Open: "Non vedo l’ora - ha detto - il rispetto finirebbe giù dalla finestra: farei qualsiasi cosa per trasformare la partita in una bolgia". Non ha una buona opinione di lui nemmeno la sua ex Anna Kalinskaya, ora - forse - fidanzata con Sinner. Alla fine della relazione col tennista australiano, lei lo avrebbe definito "una persona cattiva" in un post poi rimosso.

 

 

 

Secondo Piccardi, in ogni caso, "non sentirete Sinner, impegnato a Dubai nella preparazione di un anno costellato da cambiali in scadenza, rispondere per le rime a Kyrgios. E anche se quell’incrocio pericoloso a Melbourne dovesse verificarsi, racconteremo tanto rumore per nulla. Nei quarti di Miami, nel 2022, quando l’australiano provò ad accendere la rissa, l’unico argomento alternativo che conosce, Jannik indossò la faccia da poker che quest’anno gli è servita per rendersi impermeabile alla tempesta. La goccia Kyrgios non preoccupa". 

 

 

 

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