Zazzaroni gela la Juve a Pressing: "Che allenatore è oggi Thiago Motta"
“Thiago Motta? La Juve ha speso 50 milioni per Douglas Luiz che in questo momento è al bar, manca un secondo centravanti perché hanno dovuto migliorare il centrocampo e (a Lecce, ndr) hanno rischiato dietro e davanti”.
Ci va giù ancora duro il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, nei confronti dell’allenatore italo-brasiliano della Juve, che nonostante una difesa solida e attenta non riesce a far decollare la sua squadra, ora più lontana dalla vetta occupata dal Napoli (di 6 punti) e al terzo pari consecutivo dopo quelli con Milan e Aston Villa in Champions.
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Gli infortuni gravi, come quelli di Cabal e Bremer, non possono essere una attenuante per la crescita di questa squadra, che manca di gol in attacco. Almeno così a Pressing, il programma tv con diretta su Italia 1 la domenica sera, la pensano sia Zazzaroni sia il giornalista di Sportmediaset, Sandro Sabatini, andando contro a chi, come Riccardo Trevisani, crede che all’interno della rosa bianconera si siano già vedendo dei miglioramenti rispetto alla precedente gestione Massimiliano Allegri.
"È una squadra che è stata ricostruita e do tutto il tempo che volete — ha concluso Zazzaroni —. Non è arrivato il messia: Motta diventerà un grande allenatore, sicuramente, perché ha tutto, ma non lo è oggi. Un tecnico che ha bisogno del suo tempo per diventare grande”.
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In una precedente puntata, lo stesso Zazzaroni aveva dato contro alla Juve di Motta: “Questa squadra non è pronta a vincere lo scudetto, se vince lo scudetto è un miracolo, devono fare la statua a Thiago Motta — le sue parole —. E a Giuntoli, che ha fatto una squadra senza centravanti di riserva”.