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Matilde Lorenzi, il giallo del video: "Mai visto indagini chiuse così in fretta"

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Che fine hanno fatto le riprese - sempre che esistano - dell'ultima discesa di Matilde Lorenzi? Anche se non esiste alcun obbligo, è prassi che gli atleti vengano immortalati. E funziona così anche nel mondo dello sci, di cui faceva parte la 19enne morta dopo un incidente sulla Grawand G1, sul ghiacciaio della Val Senales in Alto Adige. Ecco allora che a La Stampa sorge spontanea la domanda: "La discesa di Matilde, la mattina del 28 ottobre, è stata filmata? Se sì, quelle riprese che fine hanno fatto?". D'altronde un video potrebbe fare chiarezza su tutti gli interrogativi rimasti ancora aperti nonostante la procura di Bolzano abbia archiviato il caso in meno di 48 ore. Ancora ignoto però se la giovane atleta abbia sbattuto la testa sul ghiaccio in pista oppure subito fuori, nel dirupo, dov'è stata raggiunta dai soccorritori. E ancora, è un'altra domanda senza risposta: le reti, che in quella parte di tracciato non ci sono, avrebbero potuto salvarla?

La Procura è convinta si sia trattato di una disgrazia, di "un fatto meramente accidentale". La giovane ha perso il controllo degli sci, sostengono gli inquirenti, e ha sbattuto la testa sul ghiaccio. A quel punto è stata sbalzata fuori pista. Inchiesta chiusa ma non per tutti. "Come hanno rilevato i carabinieri - scrivono gli inquirenti in una nota - quel giorno la neve era ben compatta e ben battuta. C'era bel tempo, la visibilità era ottima, con assenza di vento".

Ad avanzare qualche sospetto è anche il consigliere laico del Csm, Ernesto Carbone che ammette di non aver mai visto chiudere un'indagine"con tanta velocità. Un incidente mortale è un episodio raro e molto serio. Sarebbe servita una consulenza tecnica per comprenderne bene le cause". Non solo, "quel tratto è pianeggiante, ma è situato dopo una discesa molto ripida. E l'atleta è caduta nel dirupo. Senza accertamenti, come si può escludere l'importanza delle reti?". Insomma, per Carbone "è evidente che non c'è proprio stata intenzione di fare accertamenti completi e mi chiedo il motivo". Non a caso il Consiglio superiore della magistratura ha aperto un fascicolo sull'operato della procura di Bolzano e ha interpellato la Procura generale presso la corte di Cassazione per valutare un'eventuale azione disciplinare.

 


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