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Sinner, il raptus di de Minaur: "Perché ho distrutto la racchetta"

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"La racchetta? In questo momento me ne pento è stato qualcosa di istintivo e mi scuso": Alex de Minaur, sconfitto da Jannik Sinner nel singolo della semifinale di Coppa Davis a Malaga, lo ha detto dopo il match, al termine del quale ha lanciato la racchetta, rompendola. Probabilmente un gesto dovuto alla frustrazione, dal momento che il tennista numero uno al mondo ha battuto l'australiano ben nove volte su nove. 

"È come cercare di risolvere un puzzle che non molte persone sono riuscite a risolvere - ha proseguito de Minaur dopo la partita -. Questo è probabilmente il modo migliore per descriverlo. La sua velocità e consistenza della palla gli permettono di non perdere la concentrazione durante il gioco. Quindi se vuoi andare là fuori e batterlo, dovrai giocare il tuo miglior tennis. Soprattutto nei punti importanti bisogna fare un passo avanti. È solido, gioca bene e nei momenti importanti fa quel passo avanti decisivo".

 

 

 

L'australiano, in ogni caso, ha riconosciuto che non è affatto facile giocare contro il campione dei campioni: "Non è mai facile giocare contro il numero 1 del mondo. Sta giocando con molta fiducia. È stata una partita difficile e ho avuto delle occasioni. Ma non ha vinto un milione di partite quest'anno senza motivo. C'è una ragione per questo. È stata dura, ci sono cose da migliorare, spero che la prossima volta avrò un’opportunità migliore".

 

 

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