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Anna Kalinskaya, la "badilata" di Jannik Sinner nella sua letterina: "Tienitele per sempre"

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Jannik Sinner e Matteo berrettini hanno regalato all'Italia un'altra semifinale di Coppa Davis. Grazie al successo in doppio contro l'Argentina, gli azzurri potranno giocarsi la possibilità di approdare in finale. Di fronte troveranno l'Australia di Alex De Minaur, giocatore sconfitto in più occasioni proprio dall'altoatesino. Il numero uno al mondo, nonostante i trionfi degli ultimi mesi, si è calato molto bene nella parte. E sta affrontando il torneo con il giusto approccio.

Che Sinner fosse in modalità cyborg lo si era già capito dalla lettera che aveva scritto a sé stesso poco prima dell'esordio a Malaga. Un'iniziativa voluta dalla FITP e rivolta a tutti gli atleti del team Italia: "Caro Jannik, penso che le emozioni vissute nell’ultimo anno te le porterai dietro per un sacco di tempo. L’unico obiettivo che ti eri prefissato era di capire cosa eri in grado di fare. E sicuramente arrivi a questa Coppa Davis più consapevole dei tuoi mezzi rispetto a un anno fa. Sei stato bravo a reggere botta quando tutti avevano un’opinione su di te. Specialmente chi non ti conosceva. Da questo 2024 hai imparato che le persone importanti, che ti conoscono tanto bene, sono le persone che dovrai tenerti per sempre. Nelle difficoltà si esce sempre più forti. Appena arrivato a Malaga senti gli occhi di tutto il mondo addosso, la pressione si fa sentire e, detto tra di noi, comincia un po’ a piacerti. Jannik, non dimenticarti mai che questo è solo un gioco e che tu stai bene quando ti diverti. Ti voglio bene, Jannik".

 

 

Una passaggio della lettera sta facendo molto discutere. Jannik ha ricordato l'anno pieno di successi appena trascorso. Ma non si è dimenticato de periodi più bui, come quando ha scoperto di essere risultato positivo al test antidoping. L'azzurro, nel testo, ha spiegato di aver capito che le persone più importanti della sua vita sono anche quelle che deve tenersi più strette. Si tratta di un velato riferimento ad Anna Kalinskaya? Difficile dirlo. Quello che è certo è che la russa è sparita dai radar. E, servendoci dello stesso linguaggio usato dall'azzurro, non gli è più stata vicino nei momenti importanti.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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