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Matteo Berrettini, perché urla "vamonos" dopo ogni punto: una strana spiegazione

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Niente Bolelli e Vavassori, con un Jannik Sinner così forte e un Matteo Berrettini in crescita, meglio puntare su loro due per il doppio decisivo contro l’Argentina. Ha deciso così capitan Filippo Volandri nei quarti di Coppa Davis a Malaga per la sua Italia.

L’altoatesino e il romano sono così riusciti a vincere per due set a zero, facendo accedere alle semifinali l’Italia contro l’Australia sabato. Grande è stata la prova del 28enne, che dopo la rottura con Melissa Satta ha iniziato una rapida crescita sui campi, arrivando in buone condizioni in Spagna e decidendo in positivo la sfida grazie al suo dritto. Ma non solo. Nel match contro gli argentini Gonzalez e Molteni, è tornato a intonare quel Vamos in spagnolo che ricorda molto quello di Rafa Nadal, che proprio a Malaga ha detto addio al tennis dopo l’eliminazione della sua Spagna contro la Svezia.

 

 

 

Il Vamos Berrettini lo ha pronunciato ogni volta che l’Italia faceva punto, quasi a dare una risposta sulla sua presenza: “Io ci sono, e con Jannik voglio vincere”. In realtà, però, neanche lui sa perché esulta in questo modo. Forse più un mix di motivi, avendo una nonna brasiliana o lo storico fisioterapista spagnolo Ramon Punzano: "Mi sono fatto questa domanda anche da solo, riguardando le partite — ha detto Matteo — Ho in mente qualche motivazione: quando ero più piccolo dicevo Vamo, un mix ispano-romano. Inoltre mia nonna è brasiliana e dice Vamos, in portoghese. Il Vamos mi sembra più caldo. E poi c'è anche il fatto che il mio fisioterapista è spagnolo”.

 

 

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