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Sinner e Berrettini, la pallina vola in orbita: il punto "atomico", argentini polverizzati

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Serve Matteo Berrettini, chiude Jannik Sinner con uno smash che manda letteralmente in orbita la pallina. L'Italia vince in rimonta 2-1 contro l'Argentina e si qualifica alla semifinale di Coppa Davis dove affronterà l'Australia, finalista sconfitta dagli azzurri lo scorso anno. Ed è significativo l'andamento dell'ultimo, decisivo scambio contro Gonzalez e Molteni: un mix di potenza, tecnica, tempismo, perfetta intesa e interplay tra i due colleghi e amici. 

A Malaga l'Italia schiera il suo dream team e i risultati si vedono, in campo e fuori, con Rai 2 che trasmette in diretta il match del doppio ottenendo un ascolto medio di oltre 2,4 milioni di spettatori, pari all'11.8% di share. Se mai ce ne fosse stato bisogno, è la conferma del momento d'oro del tennis azzurro e sarebbe riduttivo ormai parlare di solo "effetto Sinner".

 

 

 

Il ct e capitano Filippo Volandri ha scelto di puntare su Jannik e Matteo al posto del più collaudato duo Bolelli-Vavassori. "Lo avevamo provato ieri, avevamo un'idea abbastanza precisa, ma ci dobbiamo sempre aggiornare dopo il singolo. Ci siamo riuniti nello spogliatoio e abbiamo deciso, i ragazzi erano tutti d'accordo", ha poi spiegato Volandri. "Devo ringraziare i ragazzi perché sono stati strepitosi, ognuno sempre pronto a interpretare il ruolo che gli viene chiesto alla perfezione". 

Una bella rimonta quella azzurra, dopo la sconfitta del pomeriggio di un dispiaciuto e sottotono Lorenzo Musetti contro Francisco Cerundolo, numero 30 del ranking Atp, in due set con il punteggio di 6-4 6-1. Ci ha pensato poi Sinner, numero uno al mondo, a riportare la sfida in parità polverizzando Sebastian Baez 6-2 6-1, in un'ora e 12 minuti e tornando in campo, poco dopo, accanto a The Hammer Berrettini. "Io e Matteo ci capiamo molto bene, anche fuori dal campo. Lui ha giocato davvero un doppio incredibile oggi. Sono contento che siamo riusciti a giocare un doppio così, sull'1-1, in una situazione delicata e difficile. É un onore giocare con lui, ovviamente abbiamo molte altre scelte da mettere in campo", ha commentato l'altoatesino.

 

 

 

"Ho lavorato tutto l'anno per essere qui, e giocare con il giocatore più forte del mondo ti mette un po' di pressione e allo stesso tempo è bellissimo, perché so che posso contare su di lui. Non è mai facile scendere in campo sull'1-1 e abbiamo fatto un bellissimo doppio, contro due specialisti. Sono molto contento. Ma dobbiamo ricordarci che questo è solo il primo passo, abbiamo strada da fare", ha aggiunto il tennista romano. E sabato tocca all'Australia di De Minaur, che Sinner ha sempre travolto in carriera.
 

 

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