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Juventus, mercato bucato: da Douglas Luiz a Nico Gonzalez, 137 milioni di dubbi

Federico Strumolo
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La pausa perle nazionali priverà la Juventus del suo centravanti Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo aveva chiesto il cambio per un problema al flessore nei minuti finali della sfida tra la sua Serbia e la Danimarca. Gli esami svolti al J Medical di Torino hanno escluso lesioni, ma questo non impedirà al nove bianconero di saltare quantomeno le prossime due gare della Vecchia Signora. Impegni, tra l’altro, per nulla banali, perché contro il Milan in campionato (sabato alle 18) e Aston Villa in Champions League (mercoledì prossimo alle 21; entrambe le sfide saranno in trasferta).

Un bel grattacapo per il tecnico Thiago Motta, che riporta d’attualità il tema della profondità della rosa bianconera. La Juventus, dopotutto, è stata la protagonista del mercato estivo in Serie A, ma la sensazione è che l’enorme budget investito, in totale di 219 milioni di euro (reso possibile anche dagli 82 milioni incassati dalle cessioni), non sia stato destinato esclusivamente a giocatori funzionali dal direttore sportivo Cristiano Giuntoli. Se un Teun Koopmeiners può essere considerata una pedina ideale per ricoprire il ruolo di trequartista nel 4-2-3-1 di Motta (andando a occupare il ruolo svolto da Lewis Ferguson nel Bologna della passata stagione), nonostante i 60 milioni versati nelle casse dell’Atalanta fanno comunque sorgere qualche dubbio sulla bontà dell’operazione (per il momento l’olandese non ha dimostrato di valere una cifra tanto importante...), altri acquisti lasciano decisamente perplessi.

 

 

 

BRASILIANO

Su tutti, ovviamente, quello di Douglas Luiz, centrocampista brasiliano pagato la bellezza di 50 milioni all’Aston Villa, ma ancora oggetto misterioso, tra i troppi errori tecnici in campo e qualche affanno fisico. Infortuni che stanno condizionando anche l’avvio di stagione di Nico Gonzalez, arrivato dalla Fiorentina per 40 milioni dalla Fiorentina, ma autore di un gol in sole sei presenze stagionali tra Serie A e Champions (troppo poco per quella che dovrebbe essere l’ala destra titolare). Oltre ovviamente a Juan Cabal, terzino mancino acquistato per 14 milioni dal Verona, ma ai box per il resto della stagione dopo la lesione al legamento crociato.

Lo stesso Khéphren Thuram, pagato 20 milioni dal Nizza, ha mostrato sì qualche segnale incoraggiante, ma anche delle deficienze dal punto di vista tecnico che non fanno bene a un centrocampo che negli ultimi anni è mancato proprio nella qualità. Insomma, gli unici due acquisti che stanno facendo bene sono l’esterno offensivo Francisco Conceicao, arrivato dal Porto per 10 milioni di prestito (ha una clausola rescissoria fissata a 30 milioni e Pierre Kalulu, preso in prestito a 3 milioni con diritto di riscatto per altri 17 milioni dal Milan, titolare in difesa nonostante qualche recente sbavatura (completa il mercato di Giuntoli l’acquisto del giovane Vasilije Adzic, trequartista 18enne arrivato dal Podgorica per 2 milioni). Poi c’è Michele Di Gregorio, ex portiere del Monza passato in bianconero per 20 milioni, preso nonostante in organico ci fosse un estremo difensore come Perin.

 

 

 

E in tutti questi acquisti, si diceva, manca un vice Vlahovic. La sensazione è che alla Continassa sia andato storto qualcosa nella gestione delle spese, ma anche nella gestione del rientro di Arek Milik, mai a disposizione di Motta per un infortunio al ginocchio, nonostante dovesse inizialmente rientrare a ottobre (ora si parla di prima parte del 2025...), ma il risultato è che il serbo resta l’unico centravanti presente in rosa. Contro Milan e Aston Villa, molto probabilmente, giocherà Timothy Weah, il quale però è un esterno e non certo una prima punta. E con la coperta corta diventa difficile stare al passo con tre partite a settimana...

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