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Gigi Buffon con Ilaria D'Amico? Il primo strepitoso commento di Antonio Conte

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La depressione, con un attacco di panico che lo ha colpito in campo durante un Juventus-Reggina di campionato a fine 2003, poi un lungo pensiero sulla sua relazione amorosa con Ilaria d’Amico. È un Gigi Buffon a 360 gradi quello che si legge nell’edizione di martedì 19 novembre del Corriere della Sera. Quando l’ex portiere, oggi capo delegazione della Nazionale, si innamorò dell’ex conduttrice di Sky Sport, Antonio Conte rispose così: “Un fuoriclasse sta con una fuoriclasse”.

La conoscenza tra i due nacque “dopo la partita con il Milan che decise lo scudetto del 2012, quella del gol non convalidato a Muntari — il racconto di Buffon —. Ilaria mi fece una domanda capziosa: Buffon, se si fosse accorto che la palla era entrata, l’avrebbe detto all’arbitro?”. E il portiere rispose “che non mi ero accorto che la palla fosse entrata, e se me ne fossi accorto non credo che l’avrei detto — ha aggiunto —. Scoppiò un putiferio, ma io non sono mai stato un ipocrita”.

Un inizio non positivo di conoscenza, ma dopo poco tempo “ci siamo trovati in un ospedale, a un evento di beneficenza — ha detto ancora Buffon —. Abbiamo cominciato a parlare. E ho capito che la donna algida che vedevo in tv era in realtà dolcissima”. Il rapporto con l’ex moglie Alena Seredova era ai minimi storici, prima di un addio che ha fatto male sia lei sia a Gigi: “La storia era ormai alla fine, attraversata da una crisi profonda — le parole del portiere —. Ma mi ha dato un grande dolore farla soffrire, far soffrire i nostri figli, Louis Thomas e David Lee, che chiamo Dado. Oggi sono felice che Alena abbia un’altra famiglia: ha fatto una figlia, ha un uomo al suo fianco”. 

 

L’uomo al fianco della Seredova si chiama Alessandro Nasi: “Credo che Alessandro abbia reso i miei figli persone migliori di come sarebbero stati se fossi rimasto a casa con le nostre infelicità — le parole di Buffon — .così come Ilaria ha fatto molto per i miei. Lei aveva già Pietro, insieme abbiamo avuto Leopoldo”. Insomma, oggi per loro si può parlare di famiglie allargate: “Un tempo non ci credevo — ha concluso Buffon —. Ora ho capito che sono un arricchimento. A patto di avere generosità e pazienza”.

 

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