Jannik Sinner, impresa leggendaria contro Fritz? Le indiscrezioni: "Problemi fisici"
Semplicemente inarrestabile: Jannik Sinner ha liquidato Taylor Fritz in due set e si è portato a casa le Atp Finals di Torino, primo trionfo di fronte al pubblico di casa. Questa la cronaca di quanto accaduto nella serata di domenica 17 novembre, altro tassello piantato dal ragazzo di San Candido in una stagione leggendaria, quello che lo ha consacrato numero 1 al mondo - per distacco - e quella in cui ha messo in bacheca anche i primi due titoli slam, Australian Open e Us Open.
Una partita impressionante, quella disputata da Jannik, che non ha lasciato spazio né respiro all'avversario, quel Fritz a cui non aveva concesso quasi nemmeno la possibilità di giocare anche alla finalissima di Flushing Meadows dello scorso settembre.
E un commento su quanto visto a Torino arriva da Dario Puppo, il conduttore di TennisMania, il tutto nell'ultima puntata trasmessa su YouTube da OA Sport. E il commento di Puppo è per certi versi impressionante, soprattutto perché l'esperto avanza un sospetto: Sinner, forse, aveva qualche problema fisico.
"È stata una partita veramente incredibile da parte di Sinner, soprattutto il primo set per come ha giocato al servizio. Comunque bisogna levarsi il cappello per Fritz, perché forse negli scambi almeno ad inizio partita aveva qualcosa in più - ha premesso Puppo -. A un certo punto, all’inizio del secondo set, aveva il 90% di prime, mentre nel set inaugurale aveva l’80%. Credo che il primo parziale sia quello in cui ha servito meglio in tutta la sua carriera probabilmente. È una delle sue migliori partite. Mi è venuto in mente quello che diceva Rino Tommasi quando c’era magari il triplice risultato uguale in uno Slam. Qui ci sono due match nello stesso torneo finiti con lo stesso punteggio, il periodico 6-4, qualcosa di assurdo", rimarca Puppo.
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Dunque, parlando delle condizioni del 23enne altoatesino: "Ho avuto sensazione che alla fine Sinner fosse stravolto - ammette Puppo -. Una delle cose eccezionali di questo torneo e di questa partita è che lui è arrivato veramente centellinando le energie. Jannik a volte soffre di vesciche. Questo campo è un po’ poroso, perché altrimenti non vedo come possa raccogliere tutti quei frammenti che si perdono forse dalle scarpe. Ogni tanto Sinner si piegava per toccarsi i piedi, come a volersi stirare. Quando fa quella cosa magari c’è qualche piccolo problemino", conclude Puppo. Un'ipotesi, ben circostanziata. E se così fosse, la vittoria di Jannik Sinner, considerata le modalità con cui è arrivata, sarebbe ancor più impressionante: un dominio simile nonostante qualche problema fisico? Oggettivamente, sarebbe impressionante. Soprattutto in considerazioni del fatto che le condizioni di Taylor Fritz, anche a Dario Puppo, apparivano semplicemente perfette.
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