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Sinner, "c'è modo e modo di vincere". Il 92% un dato sconvolgente sul Cannibale Jannik

Leonardo Iannacci
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C’è modo e modo di vincere. Anche qui a Torino Jannik Sinner ha scelto quello più dominante, diventando il Cannibale del tennis per fame di successi e cattiveria agonistica. Oggi il numero 1 del mondo cercherà di salire il penultimo gradino delle Nitto Finals torinesi. Lo farà contro il sorprendente norvegese 26enne Casper Ruud (stasera ore 20.30, diretta Sky Sport), dopo un venerdì nero per quello che era considerato il nemico pubblico di Jannik in questo torneo, ovvero Carlitos Alcaraz. Piegato in due set (7-6, 6-4) da Sascha Zverev (all’ottava vittoria consecutiva nel circuito, il tedesco oggi sfiderà in semifinale Fritz), il murciano ha fatto le valigie per Malaga dove, dalla prossima settimana, cercherà di chiudere il suo 2024 vincendo la Coppa Davis nell’ultima recita del grande Rafa Nadal. Il fuoriclasse all’ultimo ballo che, però, fonti spagnole ci danno in difficoltà e in grado di giocare solo il doppio.

Ma torniamo a Sinner, ai suoi giorni felici qui a Torino, alle sue vittorie condite da numeri entusiasmanti come lo sono quelli di un’annata fantastica. Il numero 1 del mondo ha chiuso il round robin vincendo tre partite su tre (contro De Minaur, Fritz e Medvedev), ha fatto suoi 36 game perdendone 23 e ha servito prime palle con una media che è sempre andata oltre il 70%.

 

 

 

SUCCESSI

Inoltre la tre vittorie torinesi hanno elevato a 68 i match conquistati da gennaio a oggi con sole 6 sconfitte per una percentuale del 92% di successi, iniziati undici mesi fa agli Open d’Australia. I sette trionfi dell’anno li ha così divisi: due Slam (Australian Open e US Open), tre Atp Masters 1000 (Miami, Cincinnati e Shangai), due Atp 500 (Rotterdam e Halle). In aggiunta, ha fatto sua anche l’esibizione delle stelle, il Six Kings Slam in Arabia Saudita. Totale: otto coppe sollevate al cielo. Nei tie-break ha un dato pazzesco: in nove mesi ne ha vinti 20 su 23, ovvero l’87%. E ancora: chiuderà da numero 1 del ranking a fine dicembre come 19esimo giocatore nella storia di speciale classifica Atp e firmerà la 19esima settimana consecutiva lassù. Roba far stupire persino se stesso: «A volte mi meraviglio. Ho toccato obiettivi superiori alle aspettative e mi ha sorpreso soprattutto la velocità con cui li ho raggiunti. Dal 2022 al 2024 mi sono accorto di avere vissuto rapidamente anni in cui ho fatto enormi progressi e adesso mi trovo in una posizione totalmente diversa. Sono felice ma, come dico sempre, il lavoro non finisce mai e spero di essere ancora un giocatore migliore nel futuro, anche se è impossibile sapere cosa accadrà», ha detto mentre si stava recando al consueto, durissimo allenamento al quale si sottopone quotidianamente.

 

 

 

Fra i giorni caldi delle Finals di Torino e la Coppa Davis dei maschietti che la prossima settimana cercherà la nazione regina nel 2024 a Malaga, c’è però anche la Billie Jean King Cup. Ovvero la Davis femminile che vedrà in campo le azzurre stamattina (ore 10 su Supertennis) contro il Giappone che ha battuto negli ottavi la Romania. Da finalista uscente, l’Italia guidata dalla ct Tathiana Garbin e in campo da Jasmine Paolini e Sara Errani, primo oro olimpico nella storia azzurra nel tennis, farà il suo esordio direttamente nei quarti di finale. Sognando di imitare Sinner e gli altri azzurri.

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