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Sinner, la rosicata da record di Fritz: "L'unica differenza tra me e lui"

Roberto Tortora
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Nonostante un doppio 6-4 e una terza sconfitta consecutiva nel 2024 subìta da Jannik Sinner, ultima nella finale degli US Open, Taylor Fritz può ancora sperare di qualificarsi in semifinale alle ATP Finals di Torino, grazie alla vittoria all’esordio contro Daniil Medvedev e in previsione del prossimo match contro Alex De Minaur.

Contro l’australiano potrebbe anche perdere, ma dovrebbe sperare a quel punto che Sinner batta ancora il russo e poi si andrebbe al conteggio dei set. Decisivi, nella gara contro l’italiano, gli errori commessi nel decimo game di entrambi i set, che hanno dato il là al successo dell’altoatesino.

 

 

 

Nella conferenza stampa post-partita, l’americano ha analizzato con onestà la sconfitta, ma ha anche dato spunti interessanti: “Credo sia stata una partita di altissimo livello da entrambe le parti. Sento di aver giocato veramente bene, così come lui. Credo ci siano molte cose positive che posso portarmi da questa partita. Non mi ha dato molte chance. Sento che molti dei punti che ho ben giocato e ho vinto, derivavano da miei meriti, dall’ottimo tennis che stavo giocando. Sfortunatamente nel primo set ho avuto diverse occasioni da 15-30, ma non sono riuscito a concretizzare. Non ho giocato punti di qualità veramente alta come nel resto del match. In quelle situazioni, nei momenti importanti, lui ha giocato meglio. Un po’ frustrante nel secondo set: in una di quelle situazioni sul 30 pari, ho giocato veramente un bel punto, ma lui ha tirato un passante meraviglioso. Questa è stata la vera differenza in questa partita. Il perché del suo incredibile anno. Questo è perché è numero 1 al mondo. La partita è stata equilibrata, ma ha giocato meglio nei punti chiave”.

 

 

 

Ora c’è il confronto con De Minaur e i due, prima dell’inizio del torneo, si erano scambiati reciproci complimenti nelle classiche interviste di rito. Ha cominciato Fritz: "Potrei muovermi come Demon? Potrei rubargli quella caratteristica? Vorrei solo muovermi come lui”. L’australiano ha replicato: “Io vorrei solo servire come Taylor, così siamo a posto. È questo che ti può rendere un campione”.

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