Serie A, Weah e Yildiz piegano un Toro spento: Juve a -1 dal Napoli
Il primo derby della Mole di Motta e Vanoli sorride al tecnico della Juve, che piega i rivali con un gol per tempo, firmati da Weah e Yildiz, e almeno per una notte si ritrova secondo in classifica. Un successo di forza e mai in discussione quello dei bianconeri, che permette alla Vecchia Signora di accomodarsi con serenità in poltrona davanti alla tv per vedere da spettatrice interessata il big match tra Inter e Napoli, con la consapevolezza di essere pienamente in corsa sul treno scudetto. E' crisi nera invece per il Torino, alla sesta sconfitta nelle ultime sette uscite. La resa nella stracittadina di certo è quello che fa più male, alla piazza e a tutto l'ambiente, e rappresenta il punto più basso del nuovo corso Vanoli, che dopo la partenza sprint di inizio stagione non sta riuscendo a invertire la spirale negativa di risultati. Il primo (e unico) tiro in porta dei granata, arrivato al 44' della ripresa con Sanabria in precario equilibrio, testimonia l'andamento del derby, che la Juve ha dominato sbloccando il risultato al 18' con Weah – al terzo gol nelle ultime quattro uscite – e chiudendo ogni discorso nel finale con un colpo di testa di Yildiz su cross di Conceiçao, sempre più fondamentale nelle trame di gioco anche subentrando dalla panchina.
Vanoli schiera un guardingo 3-5-1-1 con Vlasic a supporto di Sanabria, visto che Adams non ha recuperato e non è neanche in panchina, atteggiamento prudente che favorisce la partenza forte dei ragazzi di Motta, che approcciano nel migliore dei modi il derby. Prendendo subito il controllo delle operazioni e sbloccando il risultato alla prima vera opportunità. Cambiaso al 18' con una splendida azione personale taglia in due la difesa granata, troppo leggera nell'occasione. Il suo diagonale viene respinto con i piedi da Milinkovic-Savic, ma la sfera carambola nei pressi di Weah che da due passi a porta vuota non può sbagliare. Il Toro accusa il colpo, sbanda e rischia di prendere un'imbarcata, perchè dopo lo svantaggio non si vede una reazione né caratteriale né tecnico-tattica. La Vecchia Signora però non affonda come dovrebbe, tenendo il derby aperto: Vlahovic è impreciso ed ingabbiato a dovere, Koopmeiners ci prova in un paio di situazioni ma non trova mai il pertugio giusto.
Nella ripresa Vanoli cambia uno spento Ilic, alle prese con un guaio muscolare, per Gineitis e il Toro ritrova almeno un pizzico di ardore e di iniziativa, costringendo per la prima volta l'avversario a difendersi. Perin non si sporca i guantoni, ma la contesa diventa più equilibrata, anche ruvida, rispetto a una prima frazione quasi a senso unico. Weah trova il raddoppio al 27' con un diagonale preciso ma l'arbitro annulla per un precedente tocco con il braccio. Per provare a ribaltare il tavolo Vanoli inserisce Njie e Karamoh, Motta risponde con una mossa già usata nelle ultime partite: l'uscita dal campo di Vlahovic per Conceiçao, per una Juve senza un vero centravanti di ruolo. La spallata al derby la dà proprio il talentino portoghese, che dà la scossa al match prima sfiorando l'eurogol con uno splendido mancino a giro fuori di un soffio, poi servendo a Yildiz un ciocciolatino per il 2-0 del turco, che di testa in tuffo chiude la contesa e fa volare in alto la Juve.