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Milan, dallo spogliatoio siluro contro Fonseca: "Leao il più forte di tutti

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Il gol dell’ex è arrivato, e ha fatto molto male. Alvaro Morata è cresciuto nel Real, dove in quattro anni con la prima squadra non ha troppo inciso. Nel mezzo anche l’esperienza di Torino con la Juve, poi l’approdo dall’altra sponda di Madrid, con l’Atletico, mai perdonato dai tifosi Blancos, che lo hanno fischiato ma martedì sera, al Bernabeu, sono stati gelati dalla rete del momentaneo 1-2. Alla fine il k.o. per il Real fa molto male, e mette nei guai anche Carlo Ancelotti, già a -9 in campionato dopo il pesante k.o. dello scorso weekend nel Clasico contro il Barcellona. Per il Milan decisive le prestazioni di Maignan, Theo, Reijnders, di Morata ma anche di Leao, che quando decide di giocare fa girare i rossoneri e fa male. 

Proprio Leao, come prima della partita, è stato ancora una volta elogiato da Morata. Decisivo nel tiro parato da Lunin e ribadito in rete dallo spagnolo, poi nella sgasata del 3-1 con rete di Reijnders. "Era importante tutto questo per noi, per essere consapevoli che dovevamo lottare come leoni — ha detto Morata nel dopogara —. Abbiamo fatto una grande partita. Abbiamo sofferto insieme. È qualcosa di importante per essere consapevoli. La giusta emozione per me, qui la gente sta passando un inferno. Sono orgoglioso della mia squadra, dobbiamo continuare a lavorare ma è una partita del girone”. 

 

 

Poi il commento su Leao: “Non abbiamo mai avuto dubbi su Rafa, deve essere consapevole che può fare la storia del calcio, è nettamente più forte di tutti noi — ha concluso —. Siamo molto felici per lui". L’unico neo della serata per lo spagnolo è il giallo, che gli farà saltare la trasferta con lo Slovan Bratislava.

 

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