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Jannik Sinner, drammatica conferma di Dario Puppo: "Quando verrà squalificato"

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Nubi nere all'orizzonte per Jannik Sinner, almeno secondo Dario Puppo. Nell'ultima puntata di Tennismania, trasmessa sul canale YouTube di OA Sport e condotta proprio da Puppo, si è parlato ovviamente del ragazzo di San Candido: il focus è stato sulla fase finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy e sulla "road to ATP Finals", il torneo che si disputerà a Torino. Tra gli argomenti principali è emerso il confronto tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, una rivalità che sembra già segnare il futuro del tennis. Ma si è parlato anche del caso-Clostebol, del ricorso della Wada e della possibilità che Sinner venga squalificato nel 2025.

La nefasta previsione è arrivata quando si parlava della situazione in classifica. "Se, come si legge da alcune parti, la squalifica per Jannik Sinner dovesse arrivare dopo gli Australian Open, chi lo potrà togliere dal numero 1 - si chiede Puppo -? Alcaraz come abbiamo visto non è nemmeno sicuro di chiudere al secondo posto il 2024. Sono sorpreso. Stiamo parlando di un grandissimo giocatore. Il più giovane numero 1 della storia, che ha scritto già diversi record. Vedere Zverev davanti a lui sarebbe una anomalia. Come la distanza accumulata da Sinner”. Resta però quella frase sulla squalifica che potrebbe arrivare dopo gli Australian Open, primo Slam stagionale. Insomma, la possibilità di un assurdo stop per doping, per Sinner, si fa sempre più drammaticamente concreta.

 

Puppo ha analizzato il potenziale calo di Alcaraz al terzo posto del ranking ATP, sottolineando che, sebbene questa posizione non sia un problema immediato, potrebbe avere conseguenze sugli Australian Open: "Il fatto che lo spagnolo possa scendere al numero 3 del ranking ATP non è tanto un problema per il presente, quanto più in prospettiva degli Australian Open. Come si può spiegare questo possibile terzo posto per Alcaraz? Credo che non abbia ancora trovato il click giusto per giocare ai suoi livelli anche indoor. Per prepararsi al meglio per questo finale di stagione nei suoi campi di allenamento avevano impostato la superficie come quella che troveremo a Torino. Nonostante questo, lo spagnolo si è presentato a Parigi-Bercy e ha trovato campi decisamente più veloci, molto più degli altri", ha concluso Puppo la sua analisi.

 

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