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Jannik Sinner, la previsione cupa di Bracciali: "La squalifica è certa"

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La stagione di Jannik Sinner è stata superlativa. Ma sull'azzurro incombe una catastrofe che potrebbe rovinargli la carriera. La Wada infatti ha fatto ricorso al Tas di Losanna per la vicenda doping che lo ha visto suo malgrado protagonista. Il numero uno al mondo si è sempre dichiarato innocente dall'accusa di aver assunto in maniera volontaria il Clostebol, farmaco proibito dal circuito Atp. 

A lanciare l'allarme ci ha pensato Daniele Bracciali, ex numero 49 del mondo. "Conoscendo bene l’ambiente di Wada e Itia, posso dire che una squalifica arriverà sicuramente - ha spiegato in un'intervista rilasciata a Mowmag -. Secondo me non è giusto che un giocatore venga squalificato anche se viene appurato che non ha assunto farmaci per migliorare la prestazione. Il Clostebol nel caso di Jannik non ha cambiato niente. E la responsabilità oggettiva è una cretinata. E la Wada non ha fatto appello in tantissimi casi”.

 

 

Come se ciò non bastasse, Sinner è destinato ad attendere i soliti tempi della giustizia. La richiesta della Wada - 1 o 2 anni di squalifica - sembra eccessiva anche in relazione alle squalifiche comminate nell’ultimo periodo a partire dalla riduzione concessa a Simone Halep ma il rischio c’è. Sarà difficile che si arrivi a una decisione prima della fine del 2024 con Sinner che rischia anche di vedere a rischio la difesa del titolo agli Australian Open.

 

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