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Sinner, "squalifica quasi certa": la più cupa delle previsioni dopo il caso-Clostebol

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Previsione amara quella di Daniele Bracciali. L'ex tennista ha commentato il caso-Clostebol che ha visto Jannik Sinner protagonista. E il risultato è tutt'altro che roseo: "Purtroppo, conoscendo l’ambiente della Wada e dell’Itia, una squalifica può arrivare quasi sicuramente", ha ammesso l'ex sportivo azzurro in un'intervista a Mowmag.

Eppure per Bracciali "non è giusto squalificare un giocatore se viene appurato che non ha assunto farmaci per migliorare la prestazione e il Clostebol. Nel caso di Sinner, non ha cambiato assolutamente niente. La responsabilità oggettiva nella squalifica è una pu****ata. Ci sono casi di tutti i tipi, anche casi in cui la Wada non ha fatto nemmeno appello". Un esempio? Bortolotti: "Era finito al centro dell’attenzione degli organi antidoping sempre per il Clostebol, ma la Wada non ha contestato l’Itia. Bortolotti non è Sinner e non avrebbe fatto tutto questo rumore. Penso che tutti gli italiani abbiano capito chi è Sinner, anche se certi detrattori ci saranno sempre, ma la soluzione giusta sarebbe quella dell'assoluzione. Per lui finirebbe finalmente un periodo con molte tensioni addosso, nonostante le stia gestendo quasi perfettamente".

 

 

Diverso discorso dal punto di vista della classifica: "In caso arrivasse la squalifica, per lui cambierebbe poco, perché con cinquemila punti di vantaggio Jannik può rimanere fermo tranquillamente tre o quattro mesi. Squalificarlo sarebbe davvero una carognata, che purtroppo in altri casi hanno fatto. Lui è molto forte e lo ha dimostrato. Ma non c’è dubbio che è una decisione simile peserebbe su di lui, anche se non sappiamo in che modo potrebbe eventualmente reagire". 

 

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