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Matilde Lorenzi, Pietro Gros: "Come Michael Schumacher", la più terribile delle coincidenze

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La tragedia di Matilde Lorenzi, la sciatrice 19enne che ha perso la vita dopo un incidente in pista, ha scosso tutto il Paese. E ha portato molti autorevoli analisti a interrogarsi sui rischi che atleti e amatori corrono quando sfrecciano a bordo dei loro sci. E a qualcuno il caso di "Mati" ha persino ricordato tantissimo l'episodio che è accaduto a Michael Schumacher, l'ex leggenda della Formula 1 da anni in coma dopo un incidente sulla neve.

Secondo Pietro Gros, oro olimpico e vincitore di una Coppa del Mondo, ha spiegato al Corriere della Sera che nel nostro Paese gli impianti sciistici sono sicuri. "Ormai sono frequentati da tanti atleti, inclusi quelli degli sci club - ha sottolineato l'ex campione -. Le sedute sono tranquille, non si va a cento all’ora. Se ci sono poi tracciati paralleli, si parte in modo alternato per non rischiare scontri. Questo incidente è frutto di una fatalità disarmante, un po’ come quella di Michael Schumacher nel 2013 a Méribel". 

 

 

La morte di Matilde, come il coma dell'ex pilota della Rossa, non è stata causata da un difetto della pista. Ma dalla velocità e dalla violenza dell'impatto. "Ai nostri tempi scendevamo avendo come protezioni le balle di fieno - ha ricordato Gros - e nel fieno capitava di finire… Ormai non puoi più permetterti di organizzare le piste in questo modo: le disattenzioni sono bandite già per gli atleti comuni, figuratevi quando di mezzo di sono le Nazionali. Gli allenatori, infine, ora - ha concluso - hanno enormi responsabilità e non possono sgarrare

 

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