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Tsunoda si schianta, la scelta (pericolosissima) del cameraman: attimi di terrore in F1

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La freddezza di un operatore video di Sky Sport UK, che in Messico si è visto arrivare la Racing Bulls di Yuki Tsunoda addosso ma ha avuto comunque la freddezza di non lasciare la telecamera e continuare ancora a filmare. 

Ha quasi del clamoroso quanto è successo al via del Gp della scorsa domenica, al circuito dei fratelli Rodriguez. La vettura numero 22 del giapponese, dopo lo start, si è toccata con la Williams di Alexander Albon — anche lui protagonista di un weekend nero, dopo il contatto di venerdì con la Ferrari di Ollie Bearman — e si è schiantata, girandosi, contro un muretto. Il cameraman era nell’area di ripresa autorizzata, lungo il violetto di fuga, e ripreso tutto. Ma con tanto rischio da parte sua, dato che uno scatto di un fotografo a bordo pista ha mostrato che l'alettone posteriore di Tsunoda ha mancato di poco il braccio dell’operatore.

 

A fine gara, l’uomo, smontando il suo materiale, ha conservato qualche frammento della Racing Bulls di Tsunoda, per ricordare un istante che sarebbe potuto finire in tragedia. L’importante è che sia lui sia il pilota sono rimasti illesi. Alla fine del Gp l’ha spuntata la Ferrari di Carlos Sainz, realizzando una doppietta di successi per Maranello (dopo il successo di Leclerc ad Austin) che non si vedeva dal 2022 e fa seriamente credere nel Mondiale Costruttori la Ferrari. Era invece dal 2008 che entrambi i piloti del Cavallino ottenevano almeno un doppio successo in stagione. Insomma, i frutti della cura Vasseur in Ferrari si stanno vedendo eccome.

 

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