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Serie A, Inter e Juve danno spettacolo a San Siro: il 4-4 fa sorridere il Napoli

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Gol, spettacolo, emozioni ed un punto a testa. Un Derby d'Italia da ricordare con Inter e Juventus che pareggiano 4-4 al termine di una partita incredibile. Un risultato che fa sorridere però soprattutto il Napoli del doppio ex Antonio Conte, che si ritrova ora a +4 sui nerazzurri e a +5 sui bianconeri. La squadra di Inzaghi può certo recriminare di essere stata per due volte in vantaggio, la seconda anche di due gol, senza riuscire a piegare la resistenza di una Juve che spalle al muro a tirato fuori l'orgoglio e il carattere per evitare una sconfitta che stava per prendere i contorni di una disfatta. Priva di tre titolari come Bremer, Koopmeiners e Nico Gonzalez, la squadra di Motta ha sofferto a lungo la fisicità nerazzurra ma alla fine ha pescato il jolly con una doppietta in dieci minuti di Yildiz, che questa volta ha dimostrato di meritare la pesante maglia numero 10. Nell'Inter grande partita, anche senza segnare, di Thuram e del solito Barella. Nella Juve da sottolineare l'imprevedibilità di Conceição, autentica spina nel fianco della difesa nerazzurra.

Nell'Inter, Inzaghi sceglie Zielinski per sostituire l'infortunato Calhanoglu in regia (Asllani anche lui non al meglio va in panchina). De Vrij sostituisce Acerbi in difesa, mentre Dumfries viene preferito Darmian sulla destra. Davanti torna la coppia titolare formata da Lautaro e Thuram. Nella Juve, Motta schiera a sorpresa Conceição sulla trequarti destra con Yildiz in panchina. C'è anche Weah sulla trequarti a sinistra, mentre Fagioli gioca al centro. In difesa confermato Cabal a sinistra, con Cambiaso che fa il terzino destro. Danilo-Kalulu sono la coppia di centrali, Locatelli e McKennie in mediana. Prima del match bell'abbraccio tra i due fratelli Thuram, con Khefren che parte dalla panchina. Arbitra Guida, reduce da una disastrosa direzione in occasione di Atletico Madrid-Lille in Champions League. Stadio Meazza tutto esaurito con 75.056 spettatori e grande attenzione alla sicurezza all'esterno con un imponente dispiegamento di forze dell'ordine. Nella Curva Nord dell'Inter campeggia un solo grande striscione 'Dal 1969.... uniti, fieri, mai domi', mentre le coreografie di una volta sono soltanto un ricordo. Prima della gara suggestivo momento con le note di 'Ogni volta' di Vasco Rossi e lo stadio tutto con i telefonini accesi, come in un concerto.

 

 

 

Dopo un quarto d'ora di studio, l'Inter passa al primo affondo con Zielinski che trasforma un rigore concesso dall'arbitro per un fallo di Danilo su Thuram. Il brasiliano, disastroso con lo Stoccarda, ripete lo stesso identico errore anche contro i nerazzurri arrivando in ritardo sull'inserimento dell'attaccante francese. Il gol subito è come una scossa per la squadra di Motta, che nel giro di un quarto d'ora ribalta il risultato. Al 20' pareggia Vlahovic con una deviazione sotto misura su assist di McKennie, pescato bene in area da Cabal. Al 28', giocata ubriacante di Conceição sulla destra e assist per Weah che a due passi da Sommer non sbaglia. Il botta e risposta tra le due squadre prosegue al 34' quando Mkhitaryan pareggia con un sinistro rasoterra dal limite, dopo una combinazione con Thuram. In una girandola incredibile di emozioni, tre minuti dopo l'Inter si riporta in vantaggio con Zielinski che trasforma un altro rigore concesso da Guida per un fallo di Kalulu su Dumfries. Due ingenuità quelle del francese e di Danilo che costano carissimo ai bianconeri. In avvio di ripresa il quarto gol nerazzurro firmato da Dumfries in mischia sembra chiudere la partita. Solo un eroico Di Gregorio evita alla Juve un passivo peggiore, poi entra Yildiz che firma una splendida doppietta in dieci minuti che fissa il risultato sull'incredibile 4-4.

 

 

 

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