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Federica Brignone, capolavoro a Soelden: rimonta la Shiffrin e vince il gigante

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L'azzurra Federica Brignone comincia come meglio non si poteva la nuova stagione, mettendo sulla pista dell'Opening di Soelden una gara pressoché perfetta, che permette alla carabiniera valdostana di conquistare la vittoria numero 28 della sua strepitosa carriera, la tredicesima in gigante, che equivale al 70esimo podio complessivo.

Numeri stellari per una campionessa che riprende da dove aveva lasciato lo scorso anno, cioè dalla vittoria in gigante. Terza a metà gara, nonostante un errore nella prima manche, Federica scende nella seconda manche molto concentrata. Tiene forse un po' il freno nella parte alta del secondo tracciato, disegnato dal tecnico azzurro Daniele Simoncelli, ma poi è veramente velocissima da metà in giù, staccando Alice Robinson di 17 centesimi e soprattutto Mikaela Shiffrin, leader di metà corsa e poi terminata al quinto posto finale con 1"21 di svantaggio rispetto alla Brignone. Terza è l'austriaca Julia Scheib, ottima nella seconda manche e al primo podio in carriera: il suo distacco però è di 1"08. Super sorpresa il quarto posto dell'americana Katie Hensien a 1"11.

"E' stata una sorpresa per me, perché ho fatto molta fatica all'inizio del muro - racconta la 34enne fuoriclasse azzurra -. Da metà muro in poi mi sono detta 'devi andare, devi andare'. Ho cercato di sciare a mio modo e mi è venuto bene. Sono molto orgogliosa di quello che fatto, ma mai mi sarei aspettata di essere davanti. Oggi sono più forte di testa, rispetto a nove anni fa, quando ho vinto qui per la prima volta. Adesso riesco a controllare molto meglio le mie emozioni". Il totalizzatore dice che quella della Brignone è la 130esima vittoria per la Nazionale femminile, di ogni tempo, ed è il suo secondo successo personale sul Rettenbach, dopo quello del 2015. Ciò che ha convinto maggiormente della Brignone è stata la tranquillità, la fluidità e la grande capacità di controllo ad altissimo livello per tutta la durata della gara, a dimostrazione della maturità agonistica che la 34enne valdostana di origini milanesi sa mettere in gara e che potrà regalarle ancora moltissime soddisfazioni. Lo scorso anno Brignone fece il record di podi, salendoci per 13 volte, e quest'anno la partenza depone al meglio.

Un peccato la seconda manche di Marta Bassino, che non è riuscita a ripetere la performance mostrata nella prima ed è scesa dal quinto al 13esimo posto finale. "Non sono soddisfatta della seconda manche - ammette Bassino -. Ero contenta della prima, perché ero riuscita a sciare al meglio. Fede è pazzesca, è tutta l'estate che scia fortissimo, ed è da sempre il mio più grande esempio. Ha una voglia e una determinazione da imitare". Recupera invece due posizioni Asja Zenere e termina al 20esimo posto che la mantiene saldamente fra le top 30 per le prossime gare. "Sono contentissima per la seconda manche - le parole di Zenere -. Sono la regina del brutto tempo, avevo fiducia ed ero concentrata. Oggi volevo svoltare e così è stato. Sono felice e carica per le prossime gare". Non si era presentata al via la svizzera Lara Gut-Behrami, che ha accusato un risentimento a un ginocchio ed ha scelto di non partire in via precauzionale. Forfait anche per l'azzurra Ilaria Ghisalberti, vittima di una caduta in allenamento nei giorni scorsi, quando aveva accusato una lussazione alla spalla destra. Non si erano qualificate per la seconda manche Roberta Melesi ed Elisa Platino

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