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"Gli italiani comandano l'UEFA!"

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L'attacco del dirigente del Bayern Hoeness per la squalifica confermata a Ribery

Roberto Amaglio
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Probabilmente è a causa degli sfottò che i numerosi italiani residenti in Germania stanno rifilando ai tedeschi dopo la semifinale dei mondiali del 2006. Forse sarà anche a causa del testa a testa tra le due nazioni a livello di club da cui dipenderà la nuova modalità di assegnazione dei posti Champions League. Sta di fatto che i calciofili tedeschi, ormai, vedono i complotti tricolore dappertutto, anche laddove non ci sono. Dimostrando che le sparate di Mourinho stanno facendo scuola anche all'estero, sono proprio i dirigenti del Bayern di Monaco ad accendere la finale di Champions League del prossimo 22 maggio. Stando alle loro dichiarazioni, l'influenza azzurra sul gioco del calcio sarebbe così estesa sia a livello arbitrale che negli organi UEFA da penalizzare la povera formazione bavarese guidata da Luis Van Gaal. Ad affermarlo è Uli Hoeness, ex stella e attuale presidente del Consiglio di sorveglianza del club bavarese, a cui non è andata giù che la UEFA abbia confermato le tre giornate di squalifica a Frank Ribery, la punta espulsa da Rosetti (ancora un italiano!) nel corso della semifinale d'andata con il Lione per un piede a martello . "Nell'Uefa ci sono troppi italiani che hanno degli interessi. L'arbitro che ha espulso Ribery era italiano, così come molte altre persone che svolgono ruoli importanti all'interno della stessa, mentre c'è un solo tedesco", si è lamentato Hoeness, anticipando così l'appello al Tas di Losanna per ridurre la squalifica al giocatore e, magari, poterlo schierare a Madrid contro l'Inter. "Lì avremo buone possibilità", ha detto fiducioso; sempre che anche in Svizzera la stirpe italiana non abbia messo radici.

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