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Bobo Vieri, la mazzata del Fisco: quanto deve pagare, conti trascinati in rosso

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Stangata del Fisco su Bobo Vieri. Già alle prese con la dolorosa e assai polemica rottura con gli ex amici e compagni d'affari sul web Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola, l'ex bomber di Inter e Nazionale riconvertitosi in imprenditore e star su Twitch deve sborsare 150mila euro all'Erario, una botta non da poco che come sottolinea Open ha portato in rosso i conti complessivi delle sue società, amministrate insieme alla mamma Christiane Rivaux (Bobo presidente, lei consigliere delegato) per un totale di 40mila euro bruciati.

Particolarmente pesante il bilancio della "Società forestale I Bifolchi", che ha chiuso in rosso per più di 300mila euro a fronte di soli 21.540 euro di ricavi. "Il totale dei debiti si è incrementato di circa il 17% rispetto all’anno precedente passando da euro 711.182 ad euro 834.585, essenzialmente a fronte dei debiti tributari derivanti dalla rateazione della conciliazione giudiziale sottoscritta a chiusura degli accertamenti fiscali i cui ricorsi erano pendenti presso la corte di giustizia tributaria". Eccola qua, dunque, la manina (pesante) del Fisco.

 

 

 

"Si segnala la presenza di costi di entità o incidenza eccezionali - prosegue il documento, pubblicato sempre da Open -, costituiti dalla contabilizzazione della operazione di chiusura dei contenziosi fiscali in corso relativi agli anni 2015, 2016 e 2017. Gli accertamenti fiscali, tutti oggetto di ricorso e pendenti presso la competente corte di giustizia tributaria, sono stati chiusi a mezzo conciliazione giudiziale, con conseguente cessazione del contenzioso in corso. Tale operazione ha comportato un impatto rilevante sul conto economico, consistente nell’imputazione delle maggiori imposte, sanzioni ed interessi, per un importo di euro 150.609".

 

 

 

Un'altra "buccia di banana" per le società di Vieri non sono state le disavventure della BoboTv, uscita male dal divorzio con Adani & co ("Non era costituita in società e quindi non aveva un suo conto economico dei profitti e delle perdite) ma "l’investimento (usato a garanzia di altri prestiti e mutui accesi) nella Banca popolare di Vicenza poi entrata in crisi finanziaria insieme a Veneto Banca e posta in liquidazione coatta amministrativa". 

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