Rafa Nadal, il timore sul futuro di Sinner: "Speriamo riesca a starci lontano"
Dai Big 4 ai Big 2: il Six Kings Slam, dal punto di vista sportivo, forse non passerà alla storia come il torneo più spettacolare e probante di questo 2024, ma rappresenterà plasticamente la chiusura di un'era e l'inizio di un'altra per il tennis mondiale, con l'Italia protagonista assoluta.
A Riyad, in Arabia, in una esibizione ricchissima e "stellare" anche se non ufficialmente riconosciuta dall'Atp, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sono confermati gli autentici dominatori della stagione, in cui già si sono spartiti due slam a testa (Australia e Usa per l'azzurro, Wimbledon e Parigi per lo spagnolo) in attesa di possibili nuove sfide in Coppa Davis e alle Nitto Atp Finals di Torino.
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Se la vedranno questa sera in finale, con 6 milioni di montepremi in palio per il vincitore, ma intanto hanno buttato fuori in semifinale rispettivamente Nole Djokovic e Rafael Nadal. Vale a dire gli ultimi due rimasti in attività dei 4 dominatori degli ultimi 20 anni (Federer e Murray gli altri due). E proprio Rafa ha già annunciato il suo ritiro, lasciando al 37enne serbo l'onore e l'onere di tenere in piedi l'orgoglio della vecchia guardia almeno per un altro anno.
Il maiorchino, da gran sportivo qual è, guarda già avanti e regala consigli a Jannik e Carlitos: "Siamo in buone mani, sono due persone fantastiche e naturalmente hanno un grande futuro davanti a loro - ha premesso nella conferenza stampa al termine del match perso contro il connazionale -, speriamo che entrambi riescano a stare lontani dagli infortuni e a continuare a costruire questa bella rivalità tra loro". Una rivalità che, come nel caso di Nadal e Federer, ha innalzato a livelli mai visti la racchetta mondiale.
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"Se parliamo di livello, è ovvio che questi due in questo momento sono una spanna sopra gli altri, soprattutto in termini di concentrazione costante - ha aggiunto -. Da qui in poi vedremo come evolveranno gli altri giocatori, perché è molto difficile rimanere sempre al top. Sono sicuro che arriveranno nuovi ragazzi con altre capacità e che si creeranno altre rivalità. Da parte mia, sono tranquillo e non vedo l'ora di godermi il tennis da una prospettiva diversa". Indubbiamente, se lo merita.