Jannik Sinner si auto-fustiga: "Anche oggi mi sono innervosito"
Un uomo di ghiaccio? No, o perlomeno non sempre. Jannik Sinner, con la consueta lucidità e una ammirevole sincerità, ha rivelato ai microfoni dell'intervistatore cosa non è filato liscio in campo nella semifinale vinta pochi minuti prima contro Nole Djokovic al Six Kings Slam, il ricchissimo-torneo esibizione in corso a Riyad, in Arabia Saudita. Sabato l'azzurro, numero 1 del ranking Atp, se la vedrà con l'eterno rivale Carlos Alcaraz, con qui in questa stagione si è diviso equamente la conquista dei 4 slam.
Contro il serbo, l'ultimo rimasto dei Big 4 che hanno dominato il tennis negli ultimi 4 anni (dopo Roger Federer e Andy Murray, si è appena ritirato anche Rafa Nadal sconfitto proprio da Alcaraz), il match è cominciato alla grande, con il primo set durato appena mezz'ora. Ma il Joker ha risalito la china, portandosi a casa il secondo dopo una vera battaglia. Nel terzo, alla fine, l'altoatesino ha ripreso in mano la gara ma non è stato affatto facile, sebbene il suo volto e la sua condotta tecnica e tattica sembrano sempre suggerire il contrario.
"Beh, forse dall'esterno. Da dentro ero un po'… È normale - esordisce Jannik, frenando gli entusiasmi - Questa partita può cambiare così in fretta. Ho solo cercato di resettare il più velocemente possibile. Sono contento di come ho gestito la partita. Vediamo cosa succederà sabato".
Jannik Sinner, il gesto nel bel mezzo dell'intervista: roba da... "alieni" davanti a Djokovic
"Di solito sono abbastanza calmo - prosegue -. Anche oggi mi sono innervosito. A volte non riesco a gestirmi quando sono un po' stanco. È un bene che abbia un'altra possibilità sabato. Potrei non essere il più fresco possibile, ma farò del mio meglio. Cerchiamo solo di fare in modo che sia un bello spettacolo per tutti voi". Di sicuro, al di là del risultato del campo, gli atleti in gara si possono già godere il ricchissimo montepremi milionario. Ma per Sinner e Alcaraz, si sa, non potrà mai essere solo una questione di soldi.