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Sinner, parole choc: "Ho perso il sorriso, i problemi nella mia testa"

Roberto Tortora
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Sportivamente parlando, il 2024 di Jannik Sinner è stato assolutamente fantastico. Con il trionfo a Shanghai su Djokovic è arrivato il 17°titolo ATP, il 3°Master 1000 della stagione dopo Miami e Cincinnati e la settima finale vinta su 8 disputate.

Non c’è dubbio che lui e Alcaraz stiano operando un cambio generazionale che, nemmeno troppo piano, rimpiazzerà l’era dei “big three” Federer-Nadal-Djokovic. In mezzo a tanta gloria, però, c’è un fardello che Sinner porta con sé da tempo e riguarda la spinosa vicenda Clostebol a Indian Wells, che ancora non ha scritto la sua parola fine. Lo ha ammesso lo stesso Jannik: “Quest’anno è durissimo per molti motivi. A tratti ho perso il sorriso per i problemi fuori dal campo, che ogni tanto fanno capolino nella mia testa. Non è facile giocare in queste condizioni ma quando lo faccio cerco di divertirmi il più possibile e vincere aiuta, oltre a essere la prova del lavoro quotidiano con il mio team”.

 

 

 

Il TAS darà l’ultimo verdetto, nel frattempo Sinner, nonostante abbia ricevuto sostegno da molti suoi colleghi, deve comunque parare i colpi di una parte di critica, a volte feroce e ingiustificata, come quella di Kyrgios, che sui social spara veleno a volontà.

La ricetta di Jannik per sopravvivere è una sola ed è l’innocenza: “Cerco di ricordare a me stesso che non ho fatto niente di male e di restare tranquillo se sbaglio una palla. Ogni giorno è diverso dal precedente. Sono soddisfatto di come gestisco le cose in campo. Controllo tutto ciò che posso, cioè il corpo e la mente”.

 

 

 

Ora si parte per Riyadh, a caccia dei petrodollari dell’Arabia Saudita per il Six Kings Slam, torneo d’esibizione. Vale 6 milioni. Molto meglio pensare a quelli che alle aspettative del pubblico, Sinner lo sa: “La gente pensa che se vinci, non hai problemi. Ma non è così, e va accettato”.

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