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Sinner contro Machac, clamoroso a Shanghai: chi avvistano sugli spalti

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Che Jannik Sinner sia il possibile dominatore del tennis dei prossimi 10 anni, magari in condominio con l'amico rivale, lo spagnolo Carlos Alcaraz, è risaputo e condiviso praticamente da tutti gli esperti e appassionati di racchetta. E se ne dovrà fare una ragione chi, come Nick Kyrgios, auspica una maxi-squalifica esemplare per l'azzurro, incappato nel pasticcio Clostebol con assoluzione contro la quale l'agenzia antidoping mondiale Wada, con decisione perlomeno discutibile, ha deciso di ricorrere al Tas di Losanna. 

Al di là delle polemiche e delle antipatie individuali dell'esuberante australiano (su cui magari pesa anche il ruolo di Anna Kalinskaya, sua ex partner oggi fidanzata del 23enne di San Candido), il numero 1 del Ranking Atp è senza ombra di dubbio "la sensazione" di questo 2024, autentico dominatore incappato anche nella prestigiosa lista dei "Top 100" di Time, il magazine americano che lo ha inserito nei personaggi più influenti e importanti degli ultimi 12 mesi.  Dal punto di vista tecnico, la vittoria agli Us Open a settembre e la stessa finale (persa contro Alcaraz) ai China Open hanno testimoniato la forza mentale e la solidità dell'altoatesino.

 

 

 

A Shanghai, poi, sta continuando a spazzare via avversari su avversari, come il povero russo Daniil Medvedev travolto ai quarti in due set (memorabile soprattutto il primo, concluso 6-1 in appena 25 minuti).

 

 

 

E proprio sugli spalti cinesi, a godersi la semifinale tra Jannik e il ceco Tomas Machac, numero 30 al mondo e sorprendente giustiziere di Alcaraz nel turno precedente, c'era (con occhiali da sole ben calati, quasi in incognito) sua maestà Roger Federer, secondo molti il tennista più forte di tutti i tempi, per giunta all'indomani dell'annuncio del ritiro del suo più grande avversario, Rafa Nadal. Migliore auspicio (e incoronazione) per Sinner, forse, non poteva esserci.

 

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