Nick Kyrgios, "ho la sindrome dell'impostore": salute mentale, una pesantissima rivelazione
Un talento ’disturbato’ dalla propria mente, da dichiarazioni spesso esplosive e a tratti fuori luogo contro altre persone. Come ha fatto nel recente passato, scagliandosi contro Jannik Sinner sul caso Clostebol, attaccandolo a più riprese. Nelle ultime ore, in un podcast condotto proprio da lui, si è analizzato, dicendo così: “A volte sento di avere la sindrome dell’impostore — le sue parole — quando penso ad alcune delle cose che sono riuscito a fare nella mia carriera. Quando vedo alcune delle persone che sono riuscito ad avere nel mio podcast. So che avere sempre con me una lattina di Stryda nel mio podcast e presentarla ai più grandi nomi sarà un successo enorme. Ovviamente ci sono molte persone che odiano Nick Kyrgios, ma c'è un mare di tifosi che amano la mia autenticità".
Oggi Kyrgios, fermo dall’anno scorso dai campi per diversi malanni fisici, ha investito in alcune attività diventando, ad esempio, comproprietario della birra australiana Stryda: “Una delle prime cose che ho fatto è stata comprare una casa alle Bahamas — ha detto l'australiano, che possiede altre 14 proprietà —. Sono estremamente fortunato che i miei genitori si siano presi cura di queste cose quando ero dall'altra parte del mondo a cercare di rincorrere una pallina da tennis”.
"Come andrà a finire, come salveranno la faccia": doping, la soffiata sul futuro di Jannik Sinner
Ma cosa è la sindrome dell’impostore? La sindrome è una condizione psicologica che tocca chi ha ottenuto dei successi ma ritiene di non meritarla, non metabolizzandoli. Si sente un peso, un fortunato ad aver ottenuti quelle vittorie che, a suo parere, non dipende dalla sua bravura ma da altri fattori esterni.
"Fare un doppio con Sinner?": Kyrgios, la risposta è un insulto al tennis italiano