Jannik Sinner, il prodigio del numero 14: perché la cifra svela qualcosa di eccezionale
La stagione che sta disputando Jannik Sinner è a dir poco strepitosa. A dirlo non sono soltanto i trofei vinti e gli attestati di stima degli avversari. Ma i numeri. 14 tornei, 14 quarti di finale per l'azzurro. Un dato surreale che fotografa l'anno meravigliosa dell'altoatesino, che lo ha portato a diventare il numero uno al mondo.
Il 14esimo quarto di finale consecutivo è arrivato dopo il match del Masters 1000 di Shanghai contro Ben Shelton. E che gli consente di sfidare, ancora una volta, Daniil Medvedev. "Sarà la quinta sfida con lui del 2024: non ho affrontato nessuno più di Sinner quest'anno - ha spiegato il russo -. In un solo caso ha vinto Jannik molto facilmente, le altre tre invece sono state sfide molto dure, nelle quali sono riuscito a giocare meglio. Ma so di poter fare bene contro di lui, al momento è il più forte al mondo e avrò bisogno di servire bene, di giocare al meglio, perché fisicamente sarà tosta: io mi sento pronto".
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"Io cerco sempre di fare del mio meglio quando entro in campo - ha commentato Jannik Sinner - e spero di andare il più avanti possibile in ogni torneo. Sono contento del livello che ho raggiunto in questa stagione - ha poi aggiunto -, un anno duro per me". Il riferimento, ovviamente, è al caso doping e alla decisione della Wada di fare ricorso al Tas di Losanna per ottenere una squalifica nei confronti dell'azzurro.
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