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Sinner batte Shelton a Shanghai: la palla corta che riduce l'americano in ginocchio

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Un muro: Jannik Sinner batte Ben Shelton e si qualifica ai quarti del torneo di Shanghai mettendo in mostra ancora una volta una solidità tecnica e mentale spaventosa, in grado di fargli passare indenne anche i momenti difficili più frequenti del solito in questo finale di stagione. Ai quarti ora se la vedrà contro Daniil Medvedev, che ha superato Stefanos Tsitsipas.

Il punteggio finale è 6-4 7-6, dopo una gara molto equilibrata e un secondo set in cui l'americano, 21 anni, numero 16 al mondo e da tempo in predicato di diventare uno dei rivali dell'azzurro e di Carlos Alcaraz, ha l'occasione per riaprire il match con 4 set point sul 6-5. In questo caso però il Rosso di San Candido fa capire al mondo perché è il numero 1 del ranking Atp aggrappandosi a quel servizio che lo aveva tradito nella finale dei China Open a Pechino contro Alcaraz, pochi giorni fa. Infila 4 ace, si porta sul 6-6 e al tie-break domina, asfaltando Shelton 7-1.

C'è un momento, nella partita, in cui si fissa una statistica decisiva ed esemplificativa: Sinner mette a segno un break point su uno concesso dal rivale, mentre Shelton è a zero su 7 tentativi. E' da questi particolari, in fondo, che si giudica un campionissimo. Spietato, algido, essenziale. E quando al termine di uno scambio serratissimo Jannik lo fulmina con una palla corta spacca-muscoli, Shelton conclude in ginocchio. Stremato dalla stanchezza, ma anche dalla frustrazione.

 

 

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