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Sinner batte Daniel a Shanghai: difesa assurda e dritto mostruoso, il colpo che fa impazzire i cinesi

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"Non è elegante, non è elegante essere così forti". Jannik Sinner strappa una battuta ai commentatori di TennisTv che assistono quasi sconcertati alle incredibili abilità difensive del numero 1 del ranking mondiale. Il 23enne altoatesino debutta al Shanghai Master superando il giapponese di origini americane Taro Daniel, 31enne numero 93 al mondo (ma numero 58, suo massimo in carriera, lo scorso gennaio).

Missione compiuta senza troppi patemi, dunque, pochi giorni dopo la sconfitta in finale ai China Open di Pechino contro l'amico-rivale Carlos Alcaraz. In Estremo Oriente il Rosso di San Candido si conferma comunque un rullo compressore, inaccessibile o giù di lì per qualsiasi rivale fuori dalla top 5 mondiale. Vittoria liscia in due set con il punteggio di 6-1 6-4, con il solo secondo parziale all'insegna di un certo equilibrio, anche se strappato il break al giapponese il set si è subito messo sulla strada giusta. 

Sinner si conferma forse il difensore più forte del circuito: reattivo, lucido, freddo, un muro di gomma che frustra gli avversari, sorprendendoli quando pensano di aver già messo a segno il punto. E' successo anche a Daniel, che si è visto respingere miracolosamente due affondi in smash da centrocampo per poi venire punito inesorabilmente dall'azzurro, che riconquistata la posizione l'ha trafitto con un dritto incrociato a uscire fulminante. Come sempre, mentre ai suoi rivali servono 3 o 4 attacchi perfetti per portarsi a casa il punto, a Jannik basta una occasione. Ed è questa la differenza tra i buoni od ottimi tennisti e i fenomeni. 

 

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