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Luna Rossa, il velista Spithill: "Credo di essere alla fine"

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"Credo di essere alla fine": così James Spithill, uno dei due timonieri di Luna Rossa, ha parlato del suo futuro in Coppa America. Lo ha fatto in un'intervista a un cronista inglese a Barcellona durante la diretta video alla fine della regata che ha consegnato la Louis Vuitton Cup a Ineos Britannia. "So che in Italia ci sono tanti velisti di talento, c’è una ’next generation’ di velisti italiani molto forti, molto talentuosi e io sono felice di essere alla fine della linea", ha ribadito Spithill.

Il riferimento del timoniere era molto probabilmente al "vivaio" che il team italiano sta coltivando, con in testa Marco Gradoni, il 20enne che non solo ha vinto la Coppa America Young ma ha anche al suo attivo quattro mondiali (tre sull’Optimist e uno sul 470 misto in coppia con Alessandra Dubbini, ndr). Nel "vivaio" compare anche Ruggero Tita, doppio oro olimpico e più volte campione mondiale sul Nacra 17 insieme a Caterina Banti. Secondo quanto si apprende, Spithill avrebbe intenzione di formare un team italiano di SailGp, circuito di regate con i vecchi catamarani utilizzati nelle passate edizioni di Coppa America.

 

 

 

Nelle scorse ore Luna Rossa, la barca italiana griffata Prada e Pirelli, ha perso la finale di Louis Vuitton Cup contro Ineos Britannia per 7-4. Saranno quindi gli inglesi, con team principal e timoniere Ben Ainslie, a gareggiare nella 37esima America's Cup, come sfidanti, contro il defender, ovvero l'Emirates Team New Zealand. La partenza è stata praticamente pari; poi gli inglesi hanno chiuso il primo degli otto lati della regata odierna con 10 secondi di vantaggio. Un vantaggio conservato e aumentato fino alla fine.

 

 

 

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