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Sinner, "spero che potremo riaffrontarci": le parole su Alcaraz sono un caso

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"Spero che ci potremo affrontare un altro paio di volte". Saranno pure parole di circostanza, quelle di Jannik Sinner, ma sembrano tradire un senso di amarezza e di inquietudine più che comprensibili, vista la situazione che circonda il 23enne di San Candido.

L'altoatesino ha appena perso la finale dei China Open a Pechino al terzo set contro Carlos Alcaraz, dilapidando un vantaggio di 3-0 nel tiebreak finito poi 7-3 per lo spagnolo. Qualcosa si è inceppato all'improvviso nel tennis del numero 1 del ranking mondiale, e al di là dei meriti innegabili del suo amico-rivale ("E' una bestia", è la carezza del vincitore allo sconfitto), pesa il sospetto che a pesare e non poco siano stati i turbamenti di questi giorni. 

Il caso Clostebol, che sembrava essersi chiuso prima degli Us Open con la "assoluzione" dell'Itia, si è improvvisamente riaperto con il sorprendente ricorso della Wada, l'agenzia mondiale antidoping, al Tas di Losanna. Sinner, se ritenuto colpevole, potrebbe andare incontro a una squalifica pesante, addirittura 2 anni. Roba da stroncare una carriera, oltre che i nervi sin qui saldissimi dell'azzurro. 

Alla luce di questo scenario, le parole di Sinner assumono dunque un suono sinistro. Non un ironico auspicio (tutti danno lui e Carlitos come dominatori annunciati dei prossimi 10 anni di tennis, e già in questo 2024 i due si sono spartiti due slam a testa, Australia e Usa per Jannik, Wimbledon e Parigi per Alcaraz), ma quasi un cupo presagio. "Complimenti a Carlos e al suo team, state facendo un gran lavoro. Ti auguro il meglio, spero che ci potremo affrontare un altro paio di volte". 

Dal canto suo, il numero 3 del ranking Atp ha restituito gli elogi: "Meriti tutti i successi che stai ottenendo in questo anno incredibile. Vedo quanto duro lavori, complimenti a te e al tuo team. State facendo un grande lavoro e siete soprattutto delle persone incredibili". E davanti ai cronisti: "Sinner ha dimostrato ancora una volta di essere il miglior tennista al mondo. Almeno per me, il livello a cui sta giocando è incredibile. I suoi colpi, fisicamente, mentalmente... È una bestia". Wada permettendo, si intende.

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