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Jannik Sinner crolla al tie-break del terzo: in Cina vince Alcaraz, il filotto di 7 punti

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Cade, Jannik Sinner: una sconfitta che brucia, amarissima, quella rimediata dall'altoatesino nella finalissima di Pechino del Masters 500. In Cina vince al terzo e decisivo set Carlos Alcaraz, col punteggio di 7-6 (8-6). 4-6. 6-7 (3-7). Una vittoria sudatissima, quella dello spagnolo, al termine di una partita infinita, 3 ore e 10 minuti, più di un'ora a set.

La prima partita la porta a casa l'altoatesino, che rimonta un break, gioca un tennis celestiale e si porta in vantaggio. Poi il secondo set per Carliitos. Infine il terzo e amarissimo atto: Jannik rientra ancora una volta di un break, si finisce col giocarsi tutto al tie-break. L'altoatesino era in vantaggio per 3-0, poi il crollo: un filotto impressionante per Alcaraz, che mette a segno sette punti consecutivi e porta a casa la partita. Una debacle, quella di Sinner al tie-break, che ha sorpreso anche il suo box: le telecamere indugiavano sui volti perplessi di Cahill e Vagnozzi.

 

Si chiude così a 9 la striscia di tie-break vinti consecutivamente da Sinner, così come si chiude il filotto di partite vincenti, 15. Un ko, quello di Jannik, che non toglie una virgola alla strepitosa stagione che sta disputando, così come è stata strepitosa questa finale con Alcaraz, che per lui si conferma però un osso durissimo (il parziale degli scontri diretti in virtù del match sale a 7-4 a favore dello spagnolo).

"Lui avrebbe potuto vincere in due set o in tre, io avrei potuto vincere in due, è stato un match davvero equilibrato. Jannik, ancora una volta, ha però dimostrato di essere il miglior giocatore al mondo, almeno per me. Il livello a cui sta giocando è incredibile. È un tennis di altissima qualità. A livello di colpi, fisicamente e mentalmente, è una bestia". Così Carlos Alcaraz ha riconosciuto l'onore delle armi a Jannik Sinner dopo la finale di Pechino.

 

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