Lele Adani terrorizzato da Paolo Maldini: "Speravo finisse la partita"
“Paolo Maldini mi metteva suggestione”. Lo dice a chiare lettere Daniele Adani, l’ex difensore dell’Inter che oggi conduce il programma “Viva el Futbol” con Antonio Cassano e Nicola Ventola, che nelle ultime ore è stato ospite nella nuova puntata del podcast ‘One More Time’ di Luca Casadei (OnePodcast) in onda lo scorso venerdì 27 settembre. L’opinionista Rai ha parlato del disagio nei confronti dell’ex capitano del Milan e della Nazionale, definendosi “inadeguato” quando, a 17 anni, si è trovato a giocare per 20 minuti in campo con l’Italia al fianco del compagno, durante un’amichevole fra Italia e Inghilterra nel 2000: "Era troppo per me”, ha sottolineato. ”Speravo che finisse la partita e mi dicevo sempre che io non ero come lui”.
Quella fortunatamente fu “l'unica volta in cui veramente ho avuto paura e mi sono sentito inadeguato — ha spiegato Adani —. Era troppo per me, erano troppo i compagni, i richiami, era troppo vedere la gente, l'adrenalina che girava nello spogliatoio". Ma in quell’amichevole tutto aveva più peso: "Non ho fatto le cose sempre giuste — ha continuato nel suo racconto l’ex centrocampista della Nazionale —, la gente applaudiva ma ho sentito che applaudivano perché ero giovane, però non ho fatto una grande partita, ero teso e lì mi sono sentito inadeguato". E ancora: "Sono andato sotto la doccia e pensavo: sono un calciatore, ho realizzato un sogno. Ma non ero pronto all'analisi, era troppo per me".
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Contro l’Inghilterra, Adani giocò 20 minuti subentrando a Nesta: “Passavo il pallone a Maldini, che me lo chiamava, e io speravo che finisse la partita — ha concluso Adani —. In quel momento pensavo che ero diventato un giocatore di Serie A, un giocatore della nazionale ma di fianco a Paolo Maldini era troppo".
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