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'ndrangheta in curva, cosa rischiano Milan e Inter

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La vicenda giudiziaria che sta coinvolgendo Inter e Milan potrebbe avere delle serie ripercussioni anche sui due club. Infatti, se nei prossimi mesi non si doteranno di anticorpi rispetto alle pretese delle curve ultrà, rischiano di essere "commissariate". A carico delle due società milanesi è stato iscritto e avviato dalla Procura di Milano un "procedimento di prevenzione", che, se non dovesse essere sterilizzato dalle contromisure organizzative delle due squadre potrebbe sfociare in futuro nella messa in amministrazione giudiziaria della società o di singoli suoi settori di attività.

In questo caso, l'obiettivo della misura giudiziaria non sarebbe la repressione. Ma la prevenzione, quasi "terapeutica", cioè non è finalizzata a punire l'imprenditore estraneo a un'associazione criminale. Al contrario, servirà a contrastare la contaminazione antigiuridica di un’impresa sana, sottoponendola a un parziale controllo giudiziario proprio per sottrarla il più rapidamente possibile all’infiltrazione criminale, depurarla di quegli elementi inquinanti o rafforzarne i presìdi interni e così restituirla "bonificata" al libero mercato. Nel caso di Inter e Milan non si è ancora arrivati a questo strumento.

 

 

Intanto Il Procuratore Federale della FIGC, Giuseppe Chinè, sta chiedendo ai Pm della Procura della Repubblica di Milano l'ordinanza di custodia cautelare e gli atti di indagine non coperti da segreto in merito alla vicenda dei capi ultras di Milan e Inter arrestati. Secondo quanto si apprende, ciò potrebbe servire per valutare se vi siano condotte di tesserati e delle due società astrattamente rilevanti per l'ordinamento sportivo.

 

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