Le Iene, Alessandro de Giuseppe come Sinner: "Mi faccio un massaggio col Clostebol, cosa accade"
Dopo la decisione della Wada, la World Anti-Doping Agency, la fondazione che si occupa di coordinare la lotta contro il doping nello sport di presentare ricorso per il caso doping che ha coinvolto la scorsa estate Jannik Sinner, si è tornati a parlare del Clostebol, una sostanza considerata dopante che Sinner avrebbe assunto attraverso un massaggio terapeutico effetuato dal suo fisioterapista.
Sinner è stato assolto, ma la vicenda continua ancora a tenere banco. Nel corso della prima puntata de Le Iene, andata di ieri sera è andato in onda un esperimento molto particolare. Nel servizio la Iena Alessandro de Giuseppe si è sottoposto allo stesso tipo di massaggio con il farmaco incriminato per verificare se si può effettivamente incorrere in una contaminazione. Per l'esperto Pascal Kintz, tossicologo dell’Istituto di medicina legale di Strasburgo, a Sinner hanno dato "una mini-sospensione in termini di giorni e il tutto non è stato reso pubblico fino a quando non è stato risolto. Ci sono state differenze di trattamento tra gli atleti, è questo il problema del caso Sinner: due pesi e due misure". Punto chiave del servizio è stato il parallelismo con il cestista Riccardo Moraschini, anch’egli contaminato dal Costabol. Moraschini, a differenza di Sinner, è stato però squalificato per un anno nel 2022.
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Per il professore "la contaminazione è verosimile, il vero problema è come è stata trattata la cosa. L'impressione è che sia stata gestita in maniera "ermetica". I tre esperti scelti erano tutti accreditati nei laboratori Wada. Questi però non sono esperti indipendenti, insomma resta tutto in famiglia", ha spiegato. E poi "c'è la totale mancanza di trasparenza. Il tutto non è stato reso pubblico fino a quando non è stato risolto". E per l'esperto questa non sarebbe la normalità in quanto ci sono delle regole ben precise da seguire e rispettare in casi come questi: "Quando uno risulta positivo deve essere reso pubblico". Insomma, ci sono state differenze di trattamento tra gli atleti non da poco. Riccardo Moraschini, infatti, ha avuto un'esperienza molto simile e analoga al tennista altoatesino, ma a lui è toccato un epilogo molto più severo.
Nel corso della puntata si è anche parlato di conflito di interessi in quanto l'avvocato difensore di Sinner, Kendra Potts, la quale fa parte dei collegi arbitrali di Sport Resolutions cioè dello stesso tribunale indipendente che ha giudicato Jannik Sinner innocente.
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