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Sinner, il clamoroso rifiuto: "Contano le priorità", cosa c'è dietro al no alla Laver Cup

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Da quando è diventato numero 1 al mondo, ci si chiede sempre perché Jannik Sinner decida di partecipare a questo o quel torneo o decida di rinunciare a questa o quella competizione. L’ultima critica gli arriva per non aver preso parte alla Laver Cup 2024 a Berlino, torneo che non ha ancora mai disputato in carriera. Una sorta di Ryder Cup del tennis. Il dubbio, addirittura, è se sia stato invitato o meno e se in futuro le cose cambieranno e potremo vederlo giocare anche in doppio nel team Europa, magari con l’eterno rivale Carlos Alcaraz.

A chiarire la vicenda ci ha pensato il CEO della Laver Cup, Steve Zacks, che sul sito Tennis365 intanto ha puntualizzato che l’invito per Sinner c’è stato, ma è stato l’altoatesino a declinare. La porta per lui, ovviamente, è sempre aperta. Queste le parole di Zacks: "Il modo in cui funziona il sistema è che ogni anno vengono invitati i primi tre giocatori in classifica di entrambe le formazioni. Nel caso del team World, tutti hanno accettato, e anche di più, man mano che si procede. Tutto dipende sempre dai programmi individuali e da quali sono le loro priorità in quel particolare momento. Stiamo parlando con Jannik Sinner per le prossime edizioni. Ci piacerebbe averlo. Ma a volte i programmi e gli impegni non consentono una presenza".

 

 

 

"I giocatori - prosegue - hanno bisogno di una pausa e a volte capita durante la settimana della Laver Cup e noi perdiamo la loro presenza". Il prossimo appuntamento, quindi, sarà per l’edizione del 2025, prevista negli Stati Uniti, a San Francisco. Questo torneo, invece, non si è ancora mai giocato in Italia e se ciò accadesse, magari nel 2026, allora Sinner diventerebbe un testimonial perfetto per l’evento. È certo, quindi, che il corteggiamento di Zacks al numero uno del ranking ATP continuerà ancora a lungo.

 

 

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