Cerca
Logo
Cerca
+

Inter-Milan, la mossa di Fonseca: cosa ha appeso in spogliatoio prima della partita. Tutto torna...

Roberto Tortora
  • a
  • a
  • a

Come si vince un derby? Con “coraggio” e il Milan, negli ultimi sei, ne aveva avuto decisamente poco. Così Paulo Fonseca ha deciso di imprimerla bene nella testa dei suoi giocatori questa parola, proprio sopra la testa fisicamente. 

E, visto che per prassi nei derby chi gioca in casa prende tutti e due gli spogliatoi principali, stavolta il Milan che era ospite ha dovuto accontentarsi dello stanzone riservato alle squadre in trasferta e l’allenatore portoghese ha deciso di far stampare in cima alla postazione di ogni singolo giocatore la parola “coraggio”, scritta nella lingua del Paese d’appartenenza. Lo spogliatoio, alla fine, appariva con 6 Courage in inglese, 4 Courage in francese, 4 Coraggio in italiano, 2 Coragem in portoghese, 2 Coraje in spagnolo, 2 Xраброст in serbo, 2 Mut in tedesco e 1 Dapperheid in olandese, per Reijnders ovviamente. Un derby, insomma, si vince anche nei dettagli.

 

 

Non è stato solo il giorno della stracittadina milanese, però, quello decisivo per vincere la partita, ma anche la settimana è servita per cementare un gruppo che ha bisogno di ritrovare piena fiducia. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, mercoledì Fonseca aveva parlato per oltre un’ora e mezza nella sala delle riunioni tecniche, senza però fare accuse agli errori tattici commessi contro i Reds: si sono guardati tutti in faccia da uomini e hanno capito che bisognava dare più del 100% per il bene della causa. Giovedì è arrivato Zlatan Ibrahimovic a Milanello a incoraggiare la squadra senza infliggerle ramanzine per gli errori fatti in precedenza e venerdì, infine, sempre su iniziativa dell’ex-allenatore della Roma, c’è stata una grigliata con gli chef di Milanello a cucinare per Calabria e compagni, ma anche per Milan Futuro. 

 

 

Dopo la vittoria per 2-1 suggellata da Matteo Gabbia, milanista doc, c’è stata la festa finale. C’erano tutti, compresi coloro che lavorano dietro le quinte e i dirigenti. Dopo che la squadra era andata a prendersi tutto l’amore della Curva Sud, quando è rientrata nello spogliatoio ha trovato i fisioterapisti, i membri dello staff tecnico, i magazzinieri e i dirigenti che l’hanno accolta con applausi, abbracci e complimenti. Finale con cena e musica in un noto locale della città. Il capolavoro è completo. Da qui in poi si può discutere della scelta vincente di schierare Morata e Abraham insieme, dell’incisività di Pulisic, di una difesa che deve ritrovare compattezza etc.. Quel che più conta nel Milan, però, è aver ritrovato una squadra che sa come si vince.

Dai blog