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Max Verstappen minaccia il ritiro dalla Formula 1: "Così non continuo in questo sport"

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Un weekend complesso, chiuso almeno al secondo posto per limitare il più possibile i punti persi nella vittoria di Lando Norris. Complicato però per il caso parolacce e i "lavori socialmente utili” inferti nell’uso di una parolaccia nel corso della conferenza stampa di giovedì a Singapore (I knew the car was fucked, “So che la macchina è fottuta”). E Max Verstappen, che ha sempre detto di non voler correre fino a 40 anni come Lewis Hamilton, non le ha mandate a dire dopo la gara: “Per me, a un certo punto, basta. Le corse continueranno sicuramente e anche la Formula 1 continuerà senza di me. Per me smettere non è un problema". 

E ancora: ”Non credo di aver mai avuto un brutto rapporto con la Fia – ha attaccato Max dopo Singapore – Quest'anno ho anche fatto volontariato con gli steward junior, ho concesso loro un'intera intervista di mezz'ora e ho anche cercato di aiutare con ogni genere di cose. Se mi chiedevano qualcosa, dicevo ‘ok, va bene'. E poi vieni trattato così, semplicemente non funziona così”. Queste cose “determinano sicuramente anche il mio futuro — ha aggiunto l’olandese — Quando non puoi più essere te stesso e quando devi affrontare tutte queste cose stupide. Adesso sono in una fase della mia carriera in cui non vuoi nemmeno più preoccuparti di tutte queste cose. È solo molto stancante. Ovviamente è bello avere successo e vincere gare, ma quando hai già ottenuto tutto ciò, quindi quando hai vinto gare e campionati, allora vuoi solo divertirti. Tutti in questo paddock stanno spingendo al limite, anche in fondo alla griglia. Ma quando devi affrontare tutte queste cose stupide, non è il modo per me di continuare a praticare questo sport".

 

 

 

Se in futuro potrebbe ritiarsi, non si sa se la Fia sia a conoscenza della cosa: "Non so quanto seriamente la prendano — ha detto Max — Ma per me, ad un certo punto, basta. Le corse continueranno sicuramente e anche la Formula 1 continuerà senza di me. Ma d'altro canto questo vale anche per me, smettere non è un problema". In ogni caso, Verstappen chiarisce che non cambierà il suo modo di essere: "Rimarrò sempre me stesso e non cambierò nemmeno il modo in cui mi comporto qui”. Tutto sta andando nella direzione sbagliata, secondo l’olandese: "Se non puoi essere davvero te stesso, allora è meglio non parlare affatto — ha detto — In fondo, questo è quello che nessuno vuole, perché poi i piloti diventano una specie di robot. Non è così che dovrebbe essere in questo sport”. Secondo il leader del Mondiale, anche gli altri piloti la pensano allo stesso modo: "Ho messo la dichiarazione della FIA nell'app del gruppo Gpda (la Grand Prix Drivers' Association, l’associazione piloti, ndr) e tutti hanno riso un po’ ‘Che diavolo sta succedendo qui?’. È semplicemente molto stupido".

 

 

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