Cerca
Logo
Cerca
+

Jannik Sinner, morta la zia Meggi: "Non so quanto ancora", le parole che hanno sconvolto il mondo del tennis

  • a
  • a
  • a

Lutto per Jannik Sinner: è morta a 56 anni la zia Margith, sorella della mamma del numero uno del tennis mondiale, Siglinde. Meggi, questo il nome affettuoso con cui la chiamavano amici e parenti, era nata il 6 agosto 1968 a Rauchegger, viveva a Villabassa e le esequie saranno celebrate martedì alle ore 14 nel centro della Val Pusteria.

Sinner aveva dedicato alla zia, malata da tempo, la vittoria agli US Open, secondo successo in un torneo del Grande Slam dopo gli Australian Open. Il tennista altoatesino è stato colpito da lutto poche ore dopo essere arrivano in Cina dove da giovedì 25 sarà impegnato a Pechino nei China Open dove risultano iscritti anche il tedesco Alexander Zverev, lo spagnolo Carlos Alcaraz e i russi Daniil Medvedev ed Andrey Rublev. Successivamente il numero 1 del tennis mondiale giocherà a Shanghai.

 

 

 

Sulle prime righe del lungo necrologio scritto in lingua tedesca si legge, "ti rivolgo parole che ti fanno sentire quanto eri importante". E' stato precisato che la funzione potrà essere seguita sul canale Youtube dell'unità pastorale dell'Alta Pusteria. A firmare il necrologio il marito Karl, "l'amato figlio Renè", i genitori Josef e Maria, la sorella Siglinde con Hanspeter (il padre di Sinner), Jannik e il figlioccio Mark con Lisa, i cognati, cognate, nipoti e nipoti, la figlioccia Anna, e la suocera Emma. Sono stati poi citati i ringraziamenti ai sanitari e alle migliori amiche "Petra, Margit, Helga, Petra, Manu e Mariedl per il loro caloroso sostegno". 

 

 

 

Proprio al termine della vittoria a Flushing Meadows nella finale contro Taylor Fritz, Jannik aveva stupito il pubblico dell'Arthur Ashe Stadium rivolgendo un pensiero proprio all'amata zia: "Questo titolo per me vuol dire tantissimo. L'ultimo periodo non è stato facile. Il mio team mi ha sostenuto ogni giorno, mi è stato vicino. Amo il tennis. Mi sono allenato tanto, oltre il campo c'è una vita. Voglio dedicare il titolo a mia zia, che non so quanto ancora sarà nella mia vita. Auguro a tutti la salute". Tornato in Italia, per prima cosa era andato a trovarla regalandole un'altra grande gioia. 

Dai blog